In una giornata tutt’altro che primaverile Albaretto della Torre ha salutato il suo figlio più illustre: Cesare Giaccone, scomparso a 77 anni dopo una lunga malattia, dopo aver lanciato la cucina di Langa nel mondo dal suo ristorante-atelier, divenuto punto di riferimento per l’enogastronomia piemontese e italiana.
«Un artista che creava opere d’arte in grado di regalare gioia»: così nell’omelia il parroco del piccolo centro langarolo don Stefano Valfré ha voluto ricordare Cesare durante i funerali celebrati nel pomeriggio di oggi, martedì 7 maggio, nella parrocchiale di San Sebastiano.
«Tutti qui hanno un ricordo di te e tutti ti ricordano con un sorriso, ora Cesare sei libero dalla sofferenza terrena e ad aspettarti nel regno dei cieli ci saranno tanti di quegli amici e clienti a cui hai regalato gioia con la tua cucina creativa», ha aggiunto don Stefano.
Ad accompagnare Cesare Giaccone nell’ultimo saluto tutta Albaretto della Torre, la compagna Margherita, i figli Elisa, Filippo e Oscar, i pronipoti e tanti amici a partire dagli chef stellati Davide Palluda e Massimo Camia, che ha ricordato la straordinarietà di Cesare, capace di arrivare coi propri piatti in tutto il mondo, senza l’utilizzo dei social o del web, solo grazie al passaparola.