Continua a destare grande interesse il Castello Museo di Rocca de' Baldi che nelle prime giornate di apertura ha raggiunto un record di visitatori che non si vedeva da anni. Per continuare a stupire, domenica 12 maggio il Castello di Rocca, luogo di villeggiatura per circa 200 anni dei Marchesi Morozzo della Rocca, unisce la visita con quella alla mostra “I grandi maestri del Barocco e Caravaggio” che Piemonte Musei ha organizzato con nella ex chiesa di S.Stefano a Mondovì.
La famiglia Morozzo, tra le più influenti del Monregalese, aveva una casa a Mondovì Piazza. Ai primi del '600, Luigi Morozzo viveva lussuosamente a Torino in quello che è oggi Palazzo Falletti di Barolo. Considerata l'importanza del casato, non stupisce che nelle ricche quadrerie di famiglia vi fossero soggetti simili a quelli esposti in mostra e di autori altrettanto prestigiosi come Guido Reni, Antoon van Dyck, Domenichino. Anche i soggetti della quadreria Morozzo, specie sacri, proponevano i temi classici del pentimento con svariati San Gerolamo e quadri della Maddalena oltre a numerose nature morte che avrebbero avuto fortuna nel corso del Seicento. Il Castello di Rocca entrò in mano alla famiglia Morozzo in piena epoca barocca e, pur avendo perso gli arredi originali, evoca, grazie alla sua storia, il periodo che è ben rappresentato dalla mostra di Mondovì.
Ricordiamo che, in ogni data di apertura, l'accesso al Castello Museo avviene con l'accompagnamento del personale interno che racconterà di volta in volta i vari aspetti della sua storia.