Attualità - 08 maggio 2024, 16:23

Cuneo, entro il 2025 terminerà la riqualificazione dell’ex casa del fascio femminile e della caserma Piglione

I due immobili di proprietà comunale rientrano in altrettante iniziative che il Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese sta portando avanti grazie ai fondi PNRR. Ieri (7 maggio) la commissione congiunta II-VI con l’illustrazione degli interventi da parte della direttrice Giulia Manassero

L'ex caserma Piglione di Cuneo

L'ex caserma Piglione di Cuneo

La data a cui il Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese e il Comune di Cuneo guardano per la conclusione degli interventi di riqualificazione dell’ex casa del fascio femminile di via Bartolomeo Bruni e della caserma Piglione è la fine del 2025, data che rientra perfettamente nelle tempistiche di perfezionamento degli interventi realizzati con i fondi del PNRR ma che davvero non sembra più così molto lontana.

A stabilirlo ufficialmente la direttrice del Consorzio, Giulia Manassero, presente nella serata di ieri nel salone del Consiglio comunale del municipio di Cuneo in occasione della riunione della II e della VI commissione consiliare.

Presto i progetti esecutivi

I due interventi hanno ricevuto un’attenzione particolare, nei lavori della commissione consiliare.

Quello sull’ex casa del fascio femminile prevede di riqualificare l’intera struttura per potervi poi ospitare due gruppi-appartamento dedicati a sei persone con disabilità al primo e al secondo piano, e nel solo piano ammezzato un monolocale destinato a persone con grave marginalità, gli uffici del Servizio al Lavoro del Consorzio stesso e un locale multifunzionale adibito per 35-40 persone. Attualmente risulta in corso l’analisi di vulnerabilità sismica e la progettazione esecutiva da parte dell’ATC Piemonte Sud (mentre si attende che la struttura sia utilizzabile verranno affittati tre appartamenti al Villaggio La Via di San Rocco Castagnaretta). L’intervento verrà realizzato, appunto, con fondi PNRR a cui si aggiungeranno risorse comunali, e altre risorse attualmente in reperimento per gli arredi interni e la facciata.

L’intervento sulla caserma Piglione, invece, porterà alla creazione di un Centro Servizi dedicato a chiunque ne abbia bisogno costruito in due moduli adiacenti al dormitorio CRI su via San Giovanni Bosco. Risulta attualmente in avvio la parte di progettazione esecutiva: si utilizzeranno fondi PNRR e risorse comunali, oltre a risorse attualmente in reperimento per gli arredi interni e la facciata.

Manassero: “PNRR sfida e opportunità insieme”

Il PNRR è una grossa opportunità per il territorio ma contestualmente anche una grande sfida per gli enti che si ritrovano a gestirlo” ha commentato la direttrice Manassero.

Ci permette di sperimentare interventi innovativi in risposta alle tematiche di cui ci occupiamo in maniera quotidiana e ordinaria – ha poi aggiunto - , ma che implicano però il coinvolgimento di soggetti come Comune e ATC che s’interfacciano più di noi con alcuni temi come quello delle infrastrutture”.

La scadenza è molto prossima ma siamo fiduciosi – ha concluso la direttrice - . Crediamo però sia importante anche, e soprattutto, guardare al ‘dopo-PNRR’, pensando e realizzando interventi che siano il più sostenibili possibile anche in futuro”.

Tutti gli interventi in via d’implementazione

Le due misure al centro dell’illustrazione di ieri sera hanno figurato anche nello spazio dedicato, più in generale, ai progetti già definiti e in via di implementazione.

Nello specifico, vi si è fatto riferimento parlando di progetti legati all’autonomia delle persone con disabilità – dodici persone coinvolte sul territorio del Consorzio e un finanziamento di 715.000 euro dal PNRR - , all’Housing First dedicato all’accoglienza di persone o nuclei in condizioni di elevata marginalità sociale – che riguarda una quindicina di soggetti in condizione di povertà estrema o senza dimora e un finanziamento di 710.000 euro - , e al Centro servizi sulla povertà estrema pensato all’accoglienza di persone singole o nuclei famigliari in condizione di privazione materiale, povertà estrema o senza dimora pronto a coinvolgere circa 500 persone e con un totale di 1.090.000 euro di budget.

Tra gli altri progetti figurano quello in sostegno all’attività genitoriale e ai bambini di famiglie con fragilità e vulnerabilità compresi in una fasce d’età 0-17 (211.500 euro di budget per 30 nuclei famigliari sul territorio del Consorzio), quello di potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità dedicate alle persone anziane autosufficienti a domicilio in comuni limitrofi e ultra-periferici del territorio (330.000 euro di budget per 6.495 soggetti). Citate anche le attività dedicate all’autonomia degli anziani non autosufficienti che vivono a domicilio (2.460.000 euro di budget per 120 soggetti sul territorio provinciale) e quelle pensate per la rete di servizi di facilitazione digitale (370.000 euro di budget per oltre 7.600 beneficiari sui territori dei Comuni di Cuneo e Mondovì).

Il Consorzio – ha spiegato ancora Manassero – partecipa a due progetti non nella veste di ente capofila, ovvero quello sul rafforzamento dei servizi sociali a sostengo della domiciliarità del  Comune di Mondovì e quello sulla prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori sociali del Consorzio Monviso Solidale.

Simone Giraudi

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