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Attualità | 08 maggio 2024, 15:33

Cuneo, Tettoia Vinaj e quel debito non pagato: entro fine luglio il Comune dovrà decidere come agire

A comunicarlo l’assessore al bilancio Valter Fantino, nell’ultimo Consiglio comunale, mentre secondo alcune forze di minoranza si allungano le ombre verso caserma Cantore e Cascina Vecchia. Baladin, intanto, ha smesso di pagare la Tettoia Vinaj srl

Il municipio di Cuneo

Il municipio di Cuneo

Il Comune di Cuneo dovrà ufficialmente definire il proprio percorso relativamente al contenzioso con la Tettoia Vinaj srl – e, quindi, il destino dei soldi pubblici ancora mancanti – entro il 31 luglio di quest’anno.

A indicarlo nell’ultimo Consiglio comunale della città capoluogo l’assessore Valter Fantino nella puntata più recente di una discussione che, ne siamo certi, non mancherà di occupare questi (quasi) tre mesi di dibattito amministrativo.

Lauria: “Già perso troppo tempo”

A riportare all’attenzione dell’assemblea la vicenda dell’immobile di piazza Foro Boario è stata un’interpellanza di Beppe Lauria, discussa nella serata di giovedì 2 maggio, dopo le tante vicissitudini legate alle frizioni vissute all’interno della coalizione di maggioranza.

Nello scorso Consiglio ci è stato detto che l’avvocato di controparte aveva chiesto lumi sulla data per la restituzione dell’immobile ma, non essendoci state novità di sorta, comincio a pensare l’incontro non sia avvenuto affatto – ha detto Lauria - . Si è perso già tanto tempo. Considero quanto accaduto in sede legale almeno singolare, specie se consideriamo che lo studio legale è uno dei più importanti del nord Italia, e stranisce anche la manifesta impossibilità di Baladin di smettere di pagare qualcuno che deve quasi un milione di euro in soldi pubblici”.

Ombre sulla gestione di Cascina Vecchia

Nello spazio riservato agli interventi degli altri Consiglieri comunali sono intervenuti Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) e Franco Civallero (FI).

Oltre ai soldi che non riusciremo mai a recuperare ne spenderemo altri ancora percorrendo una strada che non ci porterà da nessuna parte – ha detto il primo, ricordando come nell’incontro avuto con l’avvocato Barosio si fosse paventato di intentare una nuova causa per recuperare la cifra ancora dovuta - . L’unica strada è il sequestro conservativo presso terzi di quanto sta erogando Baladin”.

Civallero, invece, ha sottolineato come ancora il Comune non abbia ancora risposto alla sua richiesta di ricevere copia del contratto di gestione di Cascina Vecchia.

Sturlese, Boselli e i dubbi sull’ex caserma Cantore

Tangenzialmente, durante il Consiglio, è stata toccata anche la questione della gestione della caserma Cantore da parte della InCantore srl (collegata direttamente alla Tettoia Vinaj srl).

A chiederne conto sia gli Indipendenti – che si sono lamentati di come, alla loro interpellanza, sia arrivata una risposta in tempi precedenti al dibattito in Consiglio e firmata dal segretario comunale e non della sindaca – che Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni): “La stessa società con cui stiamo bisticciando, dall’altra parte della piazza, sta incassando una cifra che a fine contratto sarà paragonabile a quella che ha sottratto al Comune” ha ricordato il decano del Consiglio comunale.

A inizio settimana, poi, gli Indipendenti hanno fatto pressioni sul presidente del Consiglio Marco Vernetti perché giunga alla convocazione di una commissione consiliare speciale proprio sulla gestione dell’ex caserma.

Baladin ha sospeso i pagamenti

Dal 19 marzo quand’è arrivata la richiesta da parte dell’avvocatura della controparte in merito alla restituzione dell’immobile nessuno ha dormito, lo assicuro: la macchina comunale sta lavorando alacremente alla definizione dei prossimi passi ma la partita è tutt’altro che semplice” ha commentato ancora nella propria risposta l’assessore Fantino.

Secondo il suo intervento il Baladin – che dentro la tettoia Vinaj ormai da anni gestisce una delle attività di ristorazione più conosciute e frequentate della città – ha smesso, come consigliato dal Comune stesso, i pagamenti nei confronti della srl. L’attività ha anche presentato una SCIA in subingresso relativa all’autorizzazione per la somministrazione di cibo e bevande, che sostituisce quella un tempo in campo alla società e che permette all’Open Baladin di rimanere aperto.

Si tratta di una procedura non si può certo assimilare a una normale attività di recupero crediti – ha concluso l'assessore - ; la complessità del contesto è oggettivamente del tutto diversa e molto più profonda. Sulla scadenza del 31 luglio credo arriveremo più che in tempo ma non voglio prendere in giro nessuno: è una vicenda più che ostica”.

Simone Giraudi

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