Cosa succede quando la morte travolge due amanti? Quando la promessa di un amore nuovo viene spezzata bruscamente?
Nel romanzo autobiografico di Chiara Mezzalama “Le nostre perdute foreste” (pubblicato da E/O) che sarà “rappresentato” venerdì 10 maggio alle 21 alle ex officine ferroviarie di Barge.
L’autrice racconta il viaggio inaudito e sconvolgente di una donna che ha perso l’amato poco dopo averlo incontrato.
La sua vicenda si intreccia all’esperienza altrettanto sconvolgente del confinamento, il lutto intimo, personale, che si trasforma in esperienza universale.
L’intento dell’associazione Arte in Officina, che organizza la serata, assieme a Dario Lorenzati, con la collaborazione dei Lions di Barge e Bagnolo e la libreria Mondadori di Saluzzo, è di far dialogare linguaggi diversi e universali come la musica e l’arte figurativa con la trama dolorosa raccontata da Chiara Mezzalama.
Le letture di alcuni brani del romanzo saranno a cura di Isabella Signorile accompagnate dalle note delle chitarre di Greta Leone ed Edoardo Lamera, musicisti del Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia. Sono inoltre previsti gli interventi di Paolo Cavallo ed Enrico Pegone.
Saranno esposte le opere degli artisti Verna Bursich e Walter Striari.
Chiara Mezzalama è scrittrice, traduttrice e psicoterapeuta, vive tra Roma e Parigi, ma il suo il suo buen retiro è nella casa di famiglia di Villafalletto, paese di origine della mamma, la contessa Elena Falletti di Villafalletto.
L'autrice ha al suo attivo, tra le altre pubblicazioni, quattro romanzi
L’ingresso alla serata è libero.