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Politica | 15 maggio 2024, 18:01

Regionali, Delia Revelli (FI): “Mi candido perché mi riconosco nei valori del partito”

Uno tra tanti è certamente la famiglia, proprio nella giornata dedicata. Ora, scende in campo mettendo a disposizione le sue passate esperienze

Regionali, Delia Revelli (FI): “Mi candido perché mi riconosco nei valori del partito”

È nella cinquina dei candidati di Forza Italia, a supporto di Alberto Cirio presidente, Delia Revelli inizia la sua corsa alle elezioni Regionali del prossimo 8-9 giugno.

Ha 49 anni ed è residente a Margarita, sposata, laureata in amministrazione aziendale all'Università di Torino e figlia di agricoltori, nel 2000 ha preso le redini dell'azienda di famiglia “Società Agricola San Biagio” che continua a gestire con il marito ed alcuni dipendenti. A poco più di 20 anni è entrata nell'Amministrazione del Comune di Margarita, dove è stata eletta come consigliere di minoranza e in seguito nominata assessore all'Istruzione e alle Politiche Sociali e all'Agricoltura. Dal 2008 al 2015 è diventata responsabile provinciale di Donne Impresa Coldiretti Cuneo, dal 2008 al 2018 è componente del Comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Cuneo, dal 2015 al 2018 è stata presidente provinciale e regionale di Coldiretti. Attualmente è assessore all'Agricoltura, Commercio, Artigianato, Promozione prodotti locali, Ambiente, Turismo e Territorio per il Comune di Morozzo. Dal 2018 ad oggi è consigliere nella Banca di Risparmio di Fossano.

“Sono entrata in Forza Italia grazie al coinvolgimento del coordinatore provinciale – racconta Revelli - perchè credo nelle persone e nel fatto che possano fare la differenza. Ho riconosciuto nel partito persone moderate che hanno gli stessi valori che da sempre porto avanti grazie al mio lavoro. Sono cresciuta nel mondo agricolo dove ancora oggi sono molti forti i valori quali la famiglia, la sostenibilità reciproca, l'inclusione sociale e la comunità. 
Quando mi hanno chiesto di candidarmi mi sono posta una domanda: “Cosa posso fare io per il mio territorio, la mia comunità, la provincia Granda? In primis avere il coraggio di esporsi e mettersi in gioco, di essere effettivamente una parte attiva della società in cui vivo e contribuire al suo progresso positivo in diversi ambiti, mettendo a disposizione quelle che sono state le mie esperienze passate
”.

 

Oggi in occasione della giornata della famiglia è quanto mai puntuale il desiderio di mantenere salda la tradizione di questo valore.

La famiglia sana e unita – spiega Revelli - , è di importanza fondamentale per la crescita dei figli, nel trasmettere loro insegnamenti che si porteranno dietro per tutta la vita. Naturalmente ci sono delle esigenze a cui la società, le istituzioni devono cercare di dare una risposta, e penso ai servizi per l’infanzia, magari con una flessibilità diversa tale da permettere a tutte le mamme lavoratrici di avere una copertura del servizio, ma penso anche a nuove formule alternative, magari più snelle, che permettano ai bambini di crescere in ambienti naturali”.

continua Revelli – “Se penso alla famiglia, penso anche agli anziani. Nei nostri piccoli paesi, sono fondamentali in quanto sia risorsa identitaria che pragmatica. Sono i testimoni della nostra storia e allo stesso tempo ricchi di insegnamenti per i giovani. Le esigenze delle persone di questa fascia di età sono rivolte soprattutto verso i servizi sanitari e sociali: anche su questo possiamo e dobbiamo pensare di dare maggiore attenzione alla persona, ai suoi diritti ed alla sua dignità, pensare a strutture in cui gli anziani mantengono la propria privacy, ma allo stesso tempo posso essere assistiti adeguatamente da professionisti, una sorta di “villaggi dei nonni”: alloggi privati con spazi condivisi.”

A proposito di famiglia Delia Revelli è molto legata al nipote Fabio, che peraltro sta seguendo le sue orme sia nel percorso formativo che politico, uniti dalle stesse ideologie di politica sana, che si occupa degli interessi collettivi e del bene comune in modo da offrire un mondo migliore di quello attuale. E soprattutto uniti nella convinzione di dover far crescere una partecipazione attiva dei giovani, creando fiducia nelle istituzioni.

I giovani - conclude Revelli - possono davvero fare la differenza e dobbiamo far sentire la nostra voce. Come? Possiamo farlo solo attraverso il voto”.

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