Attualità - 22 maggio 2024, 16:33

Palazzo Muratori Cravetta di Savigliano apre le porte in occasione della Festa della Cutltura Saviglianese

Appuntamento nei giorni dal 24 al 26 maggio prossimo in orario 10-13 e 14.30-17.30

Palazzo Muratori Cravetta di Savigliano apre le porte in occasione della Festa della Cutltura Saviglianese

Alla scoperta di palazzo Muratori Cravetta, con visite ne giorni dal 24 al 26 maggio prossimo in orario 10-13 e 14.30-17.30: è questa una delle attività che l’amministrazione comunale saviglianese ha programmato di mettere in campo per la Festa della Cultura.

L’evento coinvolgerà quattordici strutture tra chiese, musei e luoghi d’arte della città, tra cui appunto – come grande protagonista – l’edificio in via Jerusalem 2 nato come accorpamento di tre proprietà nobiliari, quella dei Corvo, dei Tapparelli e dei Muratori, nel quale hanno soggiornato personaggi illustri come il re di Francia Francesco I e l’imperatore Carlo V. E che per la prima volta è stato iscritto al registro nazionale delle dimore storiche.

La storia del palazzo Muratori Cravetta

La trasformazione dell’edificio si deve a Giovanni Francesco I Cravetta, primo presidente del Senato ducale, poi conclusa dal nipote Giovanni Francesco II. Di grande impatto è il cortile d’onore, eccezionale esempio di architettura tardorinascimentale piemontese; qui pittura, scultura ed architettura si fondono armoniosamente, nella creazione di uno spazio di gusto classico, al genio e alla mano di Ercole Negri di Sanfront. Fu ultimato presumibilmente attorno al 1620, anno in cui Vittorio Amedeo I scelse il Palazzo quale sua dimora. Per il cantiere decorativo si fa riferimento all’arco temporale 1606-1624: la facciata manierista su via Jerusalem presentava la serie dei mesi dell’anno intercalati da busti e statue dipinte. A completamento dell’opera fu realizzato un piccolo giardino all’italiana, luogo ideale per i ricevimenti, ma anche utilizzato come teatro privato, che sfruttava la splendida scenografia della facciata principale che ricalca lo schema degli archi trionfali, ingentilito dall’attico dipinto a figure.

Nel 1630 in una stanza al piano terra morì il Duca Carlo Emanuele I, assistito dal suddito e confidente Alessandro III Cravetta: tale camera, tuttora visitabile, sorprende in particolare per il superbo soffitto a cassettoni, decorato con circa 160 formelle lignee dipinte con stemmi di famiglie nobili e personaggi, animali, scene di vita comune di gusto tardo medievale (anni Settanta del XV secolo).

Nel 2006, grazie al progetto Interreg Alcotra “Jardins des Alpes”, è stato portato a termine il recupero del giardino storico, con un disegno che trae spunto dal periodo rinascimentale - manieristico. Si sono adottati come modelli teorici esperti come Claude Mollet e il figlio André. Proprio fra le tavole incise al Théâtre des plans et jardinages (1652) si è individuata la tavola numero 16 di impianto rettangolare sulla quale si è indirizzato il progetto. Il parterre è realizzato in bosso (Buxus sempervirens) con al centro della Santolina (Santolina chamaecyparissus). Il tutto delimitato a margine da zone di prato di forma rettangolare. Le pareti su Contrada delle Beccherie e sul lato est sono costituite da palissades di Carpino bianco (Carpinus betulus) per mascherare i fronti di minor pregio. Nel 2010, infine, hanno preso il via i lavori di recupero architettonico e di restauro dell’edificio.

Giorsino, Mellano e il grazie alle associazioni

Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con la Festa della Cultura Saviglianese, un ricchissimo cartellone di appuntamenti che si pone come obiettivo la valorizzazione della città a tutto tondo, raccontata in modo diverso da ogni associazione presente – ha commentato Roberto Giorsino, assessore alla Cultura - . Doveroso il grazie alle realtà associative della consulta Cultura e Promozione del Territorio e al suo presidente Sergio Daniele”.

Un lungo weekend di totale immersione nel mondo culturale: rappresentazioni teatrali, colazioni letterarie, conferenze, momenti musicali e artistici, sono solo alcuni degli esempi della vetrina che le associazioni e le scuole propongono per meglio rappresentare la nostra città – ha aggiunto Laura Mellano, responsabile del settore Cultura del Comune di Savigliano - . La collaborazione che nasce tra le diverse realtà è a dir poco sorprendente e mi sento di ringraziarle davvero tutte indistintamente, anche perché ho vissuto direttamente con loro il duro lavoro che ha permesso la realizzazione dell’evento, un dietro le quinte davvero silenzioso e laborioso”.

redazione

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