Attualità - 22 maggio 2024, 09:17

Pollenzo festeggia San Vittore con il concerto Gospel a cura del River Sound Gospel Choir

Appuntamento sabato 25 maggio, ore 20.45, presso la chiesa parrocchiale. Ingresso libero

In foto reliquia di San Vittore, conservata nella chiesa parrocchiale di Pollenzo

In foto reliquia di San Vittore, conservata nella chiesa parrocchiale di Pollenzo

A Pollenzo si preannuncia una festa patronale da urlo! In onore di San Vittore Martire è stato organizzato il concerto Gospel a cura del River Sound Gospel Choir. 

L’appuntamento da segnare in agenda è sabato 25 maggio, alle ore 20.45, presso la chiesa parrocchiale con ingresso libero. 

L’iniziativa è finalizzata alla raccolta fondi per il progetto generale di recupero e valorizzazione del complesso monumentale della chiesa di “San Vittore Martire” di Pollenzo. Durante la serata verranno presentati i primi lavori di rilievo a cura dell’architetto Franco Monchiero. Che dite, siete in pole position? 

Chiesa di San Vittore

Una piazza di impianto neogotico voluta da Carlo Alberto e dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1997. Una chiesa, quella di San Vittore, sempre in stile neogotico, slanciata e sinuosa nei suoi lineamenti, con all’interno parte del coro proveniente dall’antica Abbazia di Staffarda. Questi i due ingredienti per un matrimonio d’altri tempi a Pollenzo. 

La chiesa neogotica di San Vittore Martire a Pollenzo deve la sua costruzione agli interventi voluti dal Re Carlo Alberto fin dal 1832, su progetto degli architetti Pelagio Palagi ed Ernest Milano. Inaugurata nel 1847, costituisce una parte del complesso monumentale della “Reale Villeggiatura” della frazione. 

L’edificio è in mattoni rossi e ha forme goticheggianti. All’interno si è subito attratti dalle volte a crociera. I turisti che vi entrano, singolarmente o in gruppo con guida, sono veramente tanti, quindi rimane difficile fermarsi in raccoglimento. Dunque non resta che percorrere le tre navate ed ammirare le opere esposte, interessanti e legate anche alle scelte dei Savoia. 

San Vittore Martire

Chi era San Vittore? Per spiegarlo dobbiamo fare un lungo passo indietro. Fu Sant’Ambrogio, nella sua Explanatio evangelii secundum Lucam e soprattutto nell’inno in onore dei martiri Vittore, Nabore e Felice, tutti e tre di origine nord-africana, a raccontarci la storia di questo Santo. 

Vittore era un soldato che nel 303 si trovava a Milano per il servizio militare e che, avendo disertato mentre era in corso nell’esercito l’epurazione contro i cristiani, fu arrestato e, dopo sei giorni di digiuno, trascinato nell’ippodromo del Circo alla presenza dell’imperatore Massimiano e del suo consigliere Anulino. Questi gli ordinarono di convertirsi agli dei, ma Vittore rifiutò e fu allora sottoposto a crudeli torture: cominciarono col bastonarlo e, dopo averlo condotto in carcere gli versarono sulle piaghe del piombo fuso, senza però che questo gli provocasse danno. Dopo alcuni giorni riuscì a fuggire, approfittando del fatto che i suoi guardiani dormivano, ma fu quasi subito raggiunto e condotto in un vicino bosco dove gli fu tagliata la testa. 

Il suo cadavere rimase insepolto per una settimana e lo trovò il vescovo San Materno, dandogli onorata sepoltura vicino al luogo dove era stato ucciso. Era tanta la venerazione di Sant’Ambrogio per lui che fece seppellire accanto al suo sepolcro il proprio fratello San Satiro. 

Nel 1576 San Carlo Borromeo fece una solenne ricognizione delle reliquie del Santo, fino a quel momento sparse in diversi punti della città, e le riunì. Sappiamo che già allora era venerato come patrono degli esuli e dei detenuti. La sua memoria liturgica ricorre il 12 maggio e continua ad essere ricordata dai fedeli, che lo invocano come intercessore e modello di fede incrollabile. 

Silvia Gullino

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