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Economia | 23 maggio 2024, 17:06

Livelli di PM10 a Cuneo: dati in miglioramento negli ultimi anni

Il PM10 è, come noto, uno degli inquinanti atmosferici più temibili, di conseguenza è fondamentale tenere sempre sotto controllo i relativi livelli.

Livelli di PM10 a Cuneo: dati in miglioramento negli ultimi anni

Il PM10 è, come noto, uno degli inquinanti atmosferici più temibili, di conseguenza è fondamentale tenere sempre sotto controllo i relativi livelli.

La pericolosità del PM10 è nel fatto che queste polveri sottili, avendo un diametro infinitesimamente piccolo, possono facilmente essere inalate e possono in questo modo dar luogo a varie problematiche, dai semplici fastidi respiratori fino a delle patologie molto serie.

Vista la pericolosità del PM10, l’Unione Europea ha introdotto delle soglie che non devono mai essere superate su tutto il territorio comunitario, al fine di preservare, appunto, la salute dei cittadini.

Nello specifico, per il PM10 è prevista una duplice soglia: una a livello di media annua, fissata in 40 µg/m³, e una a carattere giornaliero, 50 µg/m³, limite che non può essere superato per più di 35 giorni nell’arco di un anno.

Come contribuire alla riduzione dei livelli di PM10

Dal momento che la produzione di PM10 è dovuta pressoché esclusivamente ad attività umane, è assolutamente utile chiedersi cosa si possa fare per ridurne le quantità.

Anzitutto, bisogna pensare al traffico veicolare: quando possibile è bene preferire i mezzi pubblici a quelli privati, inoltre si dovrebbe evitare di utilizzare auto, moto o altri veicoli molto datati, i quali sono notoriamente più inquinanti.

L’inquinamento veicolare dipende anche dalle dotazioni con cui viene attrezzato il proprio mezzo: se si deve ad esempio installare un nuovo impianto di scarico su di un motociclo è fondamentale optare limitare la propria scelta ai soli modelli omologati, come sono tutti i MIVV scarichi visionabili nell’e-commerce Ominaracing.

A contribuire al rilascio di PM10 nell’atmosfera sono anche gli impianti di riscaldamento e di condizionamento, in tale ottica, dunque, il consiglio non può che essere quello di acquistare ed utilizzare solo modelli moderni, in grado di garantire non solo una maggiore efficienza, ma anche una migliore ecosostenibilità.

È notevole anche l’influenza delle attività industriali, dunque anche le aziende devono adottare delle procedure rispettose dell’ambiente, ma questo ovviamente esula da quanto può essere compiuto dal semplice cittadino nella sua quotidianità.

I dati di Cuneo: situazione molto migliorata negli ultimi 15 anni

La situazione di Cuneo per quel che riguarda i livelli di PM10 nell’atmosfera è senz’altro migliorata negli ultimi anni, ed è possibile affermare questo sulla base dei dati messi a disposizione da Arpa Piemonte, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.

Consultando i report riguardanti la provincia di Piemonte, visionabili sul sito Internet ufficiale dell’agenzia in questione, si nota subito come il superamento delle 35 giornate di sforamento, di cui si è detto in precedenza, sia divenuto sempre più raro.

Nell’anno 2007, quello più lontano relativamente a cui Arpa Piemonte mette a disposizione delle statistiche, tra i 250 comuni della provincia di Cuneo ben 177 avevano superato la soglia di 50 µg/m³ per più di 35 giorni all’anno, mentre nell’anno più recente di cui si conoscono i dati, il 2022, le cifre si sono rivelate di gran lunga inferiori.

Sui 247 comuni che compongono la provincia (in questo lasso temporale il numero si è infatti ridotto di 3 unità), ad aver sforato la suddetta soglia sono stati appena 10 comuni.

Il miglioramento, dunque, è palese ed è stato pressoché costante negli ultimi 15 anni, tuttavia non bisogna adagiarsi su quanto già conseguito e bisogna ambire a risultati ancor più apprezzabili, anche in considerazione del fatto che l’Unione Europea ha in programma di introdurre molto presto, in tal senso, dei limiti ancora più stringenti rispetto a quelli attualmente attivi.

Richy Garino

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