Cronaca - 24 maggio 2024, 12:36

Sgominata banda specializzata in furti di rame: sei colpi tra Santo Stefano Belbo e Asti

Le misure cautelari sono state eseguite in mattinata, coinvolgendo 50 carabinieri della compagnia di Alba, della compagnia di Mondovì e del Comando provinciale di Asti

Sgominata banda specializzata in furti di rame: sei colpi tra Santo Stefano Belbo e Asti

Nelle prime ore di questa mattina 24 maggio, tra le province di Cuneo e Asti, i Carabinieri della Compagnia di Alba, con l'ausilio della compagnia di Mondovì e del Comando provinciale di Asti, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare a carico di sei soggetti, tutti italiani, ritenuti responsabili di concorso in furti di rame e materiale ferroso.

Sono stati sottposti agli arresti domiciliari e all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria emessa dal GIP del Tribunale di Asti, su richiesta della locale Procura della Repubblica

Il provvedimento restrittivo scaturisce da un’attività di indagine, denominata “Copper”, avviata dal mese di ottobre 2023 dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Alba e della Stazione carabinieri di Santo Stefano Belbo e condotta anche attraverso l’esame delle immagini di video sorveglianza dell’impianto comunale di Santo Stefano Belbo, che ha consentito d’individuare, sin da subito, i mezzi utilizzati dalla banda e di comprovare l’operatività di alcuni di loro, dediti alla commissione di furti di rame ed acciaio, sottratti da un plesso scolastico, un centro commerciale e da abitazioni private.

Il gruppo aveva sede operativa ad Asti e si muoveva agevolmente tra le province di Asti e Cuneo, con una non comune padronanza del territorio. I comuni nei quali sono stati commessi i reati sono Santo Stefano Belbo e alcuni comuni dell’hinterland Astigiano.  

LE INDAGINI - Le investigazioni, in particolare, hanno dimostrato come gli indagati, con precisa ripartizione di ruoli e compiti ben definiti, raggiungevano il luogo da depredare a bordo di due auto e con estrema rapidità asportavano il materiale d’interesse sia all’esterno che all’interno dell’edificio, in quest’ultimo caso forzando porte e finestre per poter accedere. Nell’ordinanza notificata agli indagati viene contestata la commissione di 6 furti che, si stima, abbiano fruttato una somma tra i 50 e i 70.000 Euro.    

IL MODUS OPERANDI Al termine dell’esecuzione dei provvedimenti, che ha visto impiegati circa 50 carabinieri, 3 degli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive dimore, mentre altri 3 sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla P.G.; altri due presunti complici sono stati deferiti in stato di libertà. 

redazione

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