Eventi - 25 maggio 2024, 19:19

Le forme dei "Sogni": l’opera vincitrice del Premio Matteo Olivero per le 4 scuole primarie di Saluzzo

Il premio è stato vinto da Alice Ronchi e si intitola “Sogni”. A settembre le quattro installazioni mobili verranno divise nelle 4 scuole: Dalla Chiesà, Musso, Pivano e Costa che hanno partecipato al progetto

Saluzzo, Alice Ronchi vincitrice del Premio Matteo Olivero 2024

Saluzzo, Alice Ronchi vincitrice del Premio Matteo Olivero 2024

Alice Ronchi, artista piacentina classe 1989, ha vinto la quarantaseiesima edizione del Premio Matteo Olivero, che dal 2018, con la direzione artistica di Stefano Raimondi, invita artisti nazionali e internazionali a realizzare delle installazioni permanenti destinate ai luoghi più significativi di Saluzzo, costruendo così un percorso culturale e turistico che si arricchisce nel tempo.

Quest’anno si è deciso di guardare agli edifici scolastici e l’opera "Sogni" dell’artista piacentina sarà collocata, da settembre, nelle quattro scuole che hanno partecipato al progetto: Dalla Chiesà, Musso, Pivanò e Costa.

'Sogni' nasce dal desiderio di raccontare con leggerezza e fragilità le avventure comparse in sogno nella notte - racconta l'autrice-. Quando sono stata invitata a realizzare un intervento per ogni scuola primaria di Saluzzo ho pensato di portare il progetto "Sogni" come proposta di dialogo diretto con i bambini perché volevo realizzare un intervento simbolico; un progetto corale che potesse far diventare loro protagonisti e al tempo stesso invitare le persone a rivolgere lo sguardo verso il cielo".

Con una serie di laboratori i bambini sono stati invitati a tenere un diario con le avventure vissute la notte. 

"Dopo averli condivisi ci siamo dedicati al disegno, alla rappresentazione di un sogno in particolare, per loro il più bello della settimana; in esso una forma protagonista è stata poi individuata, come la più importante e simbolica del sogno, e quella forma è stata poi ridisegnata più grande, ritagliata diventando d’ispirazione per l’opera “mobile” che ho costruito in seguito".

Sono forme sospese come in una giostra: dei 'mobiles'. "Volevo che lo sguardo dei ragazzi si focalizzasse unicamente sulle forme danzanti da loro disegnate. Ogni scultura è pensata per essere collocata nelle aree comuni della scuola. Le forme sono prive di colore per lasciare libera l’interpretazione dei soggetti, così come si fa con le nuvole, cosi come spesso i sogni ci appaiono al mattino, non definiti e pieni di possibilità".

Promosso dalla Fondazione Bertoni, dal Comune di Saluzzo e Esperienza srl per l’edizione 2024 la Giuria del Premio è stata composta da Arturo Demaria, consigliere Fondazione Bertoni, Valentina Gervasoni curatrice della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, Roberto Giordana Direttore Generale Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Tiziana Buccico Istituto Garuzzo per le Arti Visive Saluzzo.

vb

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