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Politica | 27 maggio 2024, 11:34

Cuneo, qualcuno vorrebbe tentare “soluzioni più avanzate” per il governo della città

Mentre resta complessa (e precaria) la stabilità della maggioranza in municipio, si aprono nuovi fronti. Ai già noti controversi temi amministrativi, ora si aggiungono anche questioni di natura più propriamente politica

Chiara Gribaudo, Enrica Cosio e Patrizia Manassero

Chiara Gribaudo, Enrica Cosio e Patrizia Manassero

 

Si annunciano due sedute di fuoco in Consiglio comunale a Cuneo, questa sera, lunedì 27 maggio, con una quasi certa prosecuzione martedì.

Verranno nuovamente rovesciati sul tavolo da parte delle opposizioni questioni che da mesi tengono banco, cui se ne stanno aggiungendo altre.

Un tema particolarmente spinoso che la sindaca, il presidente del consiglio comunale e gli stessi funzionari hanno affrontato nei giorni scorsi è quello relativo alla segnalazione alla Corte dei Conti in merito a possibili danni erariali derivati al Comune dall’annosa vicenda della tettoia Vinay.

Ma, al di là delle singole tematiche, che il nostro giornale dettaglierà poi ampiamente come resoconto del dibattito consiliare, sarà interessante vedere se, sotto il profilo politico, emergeranno novità e di quale entità.

La minoranza, pur eterogenea, in questo contesto, ha mostrato di procedere unita, mentre sfilacciamenti – a partire dalle nomine in Fondazione CRC - si sono registrati nelle fila della maggioranza dove le tensioni tra Centro per Cuneo e Pd hanno richiesto una verifica di maggioranza tutt’ora in corso.

Ultimamente, a voler certificare la ritrovata unità, i quattro gruppi di maggioranza, Pd, Centro per Cuneo, Crescere Insieme, Cuneo Democratica e Solidale, hanno assunto una posizione univoca in merito alla controversa questione di piazza Europa, elaborando un documento unitario.

Nel contempo però è stata presentata dall’onorevole Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del Pd, un’interrogazione parlamentare sul caso del biodigestore di Borgo San Dalmazzo.

Oltre all’oggetto in sé, l’interrogazione parlamentare della Gribaudo evidenzia un aspetto politico non irrilevante e cioè una diversità di vedute nell’ambito del Pd cuneese tra lei e la sindaca Manassero, espressasi favorevolmente, come noto, all’accesso alle risorse finanziarie per la realizzazione dell’impianto.

Qualcuno ha voluto leggere in questa iniziativa un tentativo di dar vita ad una diversa maggioranza, scaricando i “centristi”, considerati ormai inaffidabili e troppo voraci in fatto di poltrone.

Chiara Gribaudo, del resto, fin dalla vigilia delle ultime elezioni amministrative, non ha mai fatto mistero di voler perseguire “soluzioni più avanzate”, manifestando pubblicamente le sue convinzioni nelle “Agorà” che avevano preceduto il congresso nazionale Pd.

A maggior ragione potrebbe tentarle oggi, essendo stata lei una delle prime e convinte sostenitrici della segretaria Elly Schlein.

Ma è pensabile che nel municipio di Cuneo si possano determinare maggioranza nuove, inediti laboratori politici che scavalchino gli assetti politici scaturiti dalle urne due anni fa?

È pur vero che Gribaudo e Manassero si sono entrambe schierate con Schlein, ma è ipotizzabile che la sindaca accetti un’inversione ad U buttando a mare i centristi civici per imbarcare Boselli, Sturlese &C.?

Ammesso e non concesso che gli interessati siano disponibili, ovviamente.

I numeri sono stretti, e ancor più le condizioni congiunturali, anche se in politica – si sa – l’unico dato certo è la… provvisorietà.

È in questo clima denso di incognite che la maggioranza consiliare procede ormai da qualche mese, ben sapendo che non potrà navigare a vista oltre misura.

Tra una decina di giorni ci sarà il voto regionale che vede ben tre consiglieri comunali di maggioranza in corsa per la Regione: una, Maria Laura Risso, nel centrodestra con Cirio; due, Luca Paschiero ed Erio Ambrosino, a fianco di Gianna Pentenero, candidata presidente del centrosinistra.

Un ulteriore elemento di complicazione, ma forse nemmeno più il principale.

Giampaolo Testa

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