Nel fine settimana ci sono stati gli ultimi contatti per completare quella che sarà, con tutta probabilità, l’unica lista in corsa a Sanfront alle comunali di domenica 25 e lunedì 26 maggio.
Candidato sindaco è l’ex vicesindaco Francesco Lombardo, 46 anni, geologo, che ha alle spalle dieci anni di esperienza amministrativa, di cui gli ultimi cinque in giunta a fianco dell’allora sindaco Emidio Meirone.
Insieme a Lombardo, l’ ex capogruppo di minoranza, il geometra Alessio Brondino, che – se questa volta tutto volta andrà per il verso giusto – sarà il prossimo vicesindaco. Lombardo e Brondino sono gli unici due candidati con esperienza amministrativa.
“Sono soddisfatto della lista, che rappresenta bene la comunità di Sanfront in tutte le sue articolazioni. È composta – spiega il candidato sindaco – da personalità da tempo attive nel volontariato in varie realtà associative del paese e che ora si sono messe a disposizione per un impegno amministrativo”.
Lombardo non vuole ancora scoprire le carte nonostante la formazione sia stata definita: “Presenteremo la squadra all’inizio della prossima settimana e solo dopo – fa sapere - renderemo noti i nomi dei candidati”.
Tramontata l’ipotesi di una formazione concorrente capeggiata da Onorato Martino, resta qualche residua possibilità di un’ipotetica lista guidata dall’ex tecnico comunale Antonello Ferrero, ma in pochi ormai sono disposti a scommetterci. Tutto fa dunque pensare che ci possa essere una sola lista in corsa, anche se la certezza matematica la si avrà soltanto alla scadenza dei termini.
Il paese della valle Po vuole voltare pagina dopo quanto era successo nel giugno dello scorso anno quando le elezioni erano state annullate per mancanza del quorum di voti validi. L’unica lista presente alla competizione, rabberciata in extremis dal sindaco uscente Emidio Meirone, aveva ottenuto 568 voti su 1318 votanti, ma con 622 schede nulle e 128 bianche. Numeri che avevano invalidato la consultazione e determinato l’affidamento del Comune al commissario prefettizio Marinella Rancurello.