Attualità - 20 maggio 2025, 14:33

"Riaprite la Cuneo-Mondovì": cittadini lanciano una petizione per riattivare la linea ferroviaria

Aperta tra il 1887 e il 1888, è stata sospesa nel 2012 e sostituita da un servizio di autobus, per volontà della Regione Piemonte, a causa della scarsa frequentazione

Foto Andrea Richermo

Foto Andrea Richermo

"Chiediamo con forza la riattivazione della linea ferroviaria Cuneo – Mondovì, sospesa da anni ma strategica per il nostro territorio e il suo sviluppo".

Così un gruppo di cittadini ha scelto di chiedere alle istituzioni di farsi promotrici della riattivazione della linea ferroviaria, chiusa dal 2012.

Tante le idee che nel tempo sono gravitate attorno al "ripristino" o "riutilizzo" della tratta, mai concretizzate, tra queste anche la creazione di una pista ciclo-pedonale, che era stata promossa dal Comune di Beinette, mai appoggiata dal territorio. 

E così, da anni, si continua a discutere del futuro dell'infrastruttura: ancora nel 2023 il tema era approdato sui banchi del consiglio comunale di Mondovì, attraverso un'interrogazione del centrosinistra (leggi qui), ma da allora poco o niente è cambiato, come dimostrano le foto che, annualmente, il sindaco di Beinette, Loreno Busciglio scatta per testimoniare lo stato di abbandono e degrado nella ex stazione che insiste sul comune. 

La linea ferroviaria è una regionale lunga 33 km, aperta tra il 1887 e il 1888 e la circolazione dei treni è stata sospesa nel 2012 e sostituita da un servizio di autobus, per volontà della Regione Piemonte, a causa della scarsa frequentazione dei treni.

Ora a chiedere la riapertura sono i cittadini, attraverso una petizione online, lanciata su Change.org. 

Perché è importante riattivarla?

Ecco le motivazioni:

1) Collegamento più diretto con la Liguria: la linea rappresenta una soluzione più comoda ed efficiente per chi, da Cuneo e aree limitrofe, vuole raggiungere la Riviera di Ponente (Savona, Genova e oltre, in direzione del Levante ligure), evitando così di dover salire fino a Fossano per poi scendere verso il mare.

2) Alternativa strategica alla Cuneo–Ventimiglia: la tratta, di importanza strategica nazionale, oggi attiva con molte difficoltà, serve principalmente il Ponente ligure e la Francia. La Cuneo–Mondovì offrirebbe un’opzione complementare per collegare la provincia al mare del savonese.
3) Riduzione del traffico stradale e dei problemi legati ai parcheggi: un collegamento ferroviario efficiente aiuterebbe a diminuire il traffico sulle autostrade, soprattutto nei mesi estivi, quando le code per raggiungere la costa sono all’ordine del giorno. Inoltre, in Liguria trovare parcheggio è sempre più difficile: un treno con orari comodi permetterebbe a molti di lasciare l’auto a casa e raggiungere il mare senza stress.
4) Supporto al sistema universitario locale: a Mondovì è attiva una sede del Politecnico di Torino, frequentata da molti studenti cuneesi. Viceversa, Cuneo ospita corsi universitari in ambito sanitario, agrario ed economico: la ferrovia favorirebbe lo scambio tra studenti e l'integrazione tra poli formativi, dando più forza al sistema universitario del territorio, riducendo anche in questo caso traffico e problemi di parcheggio.
5) Mobilità scolastica: gli studenti delle scuole superiori trarrebbero grande beneficio da un collegamento ferroviario diretto e frequente, ad esempio per raggiungere istituti presenti solo in una delle due città.
4) Sostenibilità ambientale: meno auto sulle strade significa meno inquinamento, meno incidenti e una maggiore qualità della vita per tutti. Investire sulla ferrovia è una scelta ecologica e lungimirante.

5) Migliori coincidenze e connessioni regionali: riattivare la linea faciliterebbe l’interscambio con le tratte Torino–Savona e Torino–Limone, migliorando l’efficienza complessiva del trasporto ferroviario nella provincia e facilitando gli spostamenti in tutta la regione.

6) Valorizzazione di altri collegamenti ferroviari: la linea Cuneo–Mondovì potrebbe diventare un tassello chiave per rilanciare anche la futura riattivazione della Ceva–Ormea, permettendo a chi arriva da Ceva di raggiungere facilmente il capoluogo provinciale.
7) Turismo: riattivare la linea favorirebbe anche il turismo locale e interregionale, facilitando l’accesso alle aree montane, culturali e naturalistiche tra Cuneo e Mondovì, ma anche il collegamento diretto con la Liguria per il turismo balneare. Un collegamento ferroviario efficiente incentiva un turismo più sostenibile e accessibile a tutti, senza dipendere dall’auto.
"Infine - si legge nella petizione -, giustizia territoriale e lotta allo spopolamento: le aree di provincia hanno diritto a servizi pubblici adeguati. Riattivare questa linea significa combattere l’isolamento dei territori, offrire alternative reali all’uso dell’auto e favorire la permanenza di giovani, studenti e lavoratori nel Cuneese e nel Monregalese".
È possibile firmare qui.

Arianna Pronestì

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