La discussione sulla possibilità di restituire alle famiglie una parte delle rette dell’asilo nido comunale non è approdata in Consiglio comunale. A sollevare la questione è il consigliere di minoranza Emanuele Bolla (nella foto sotto) insieme ai colleghi Riccardo Spolaore, Carlo Bo, Elisa Boschiazzo, Lorenzo Barbero, Massimo Reggio, Domenico Boeri e Nadia Gomba, che avevano presentato una proposta chiara: utilizzare le maggiori entrate da rette per istituire un bando di rimborso a favore delle famiglie.

Nel dettaglio, nel contesto della quarta variazione di bilancio 2025, è emerso che il Comune ha incassato oltre 40.000 euro in più del previsto dal pagamento delle rette del nido comunale. Di questi, 17.680 euro sono stati destinati a coprire l’aumento dei costi di gestione, mentre 22.320 euro sono stati assegnati ad altri capitoli di spesa non collegati al servizio nido.
“Non ci sembra corretto che le rette pagate dalle famiglie dei bambini al nido vengano usate per coprire altre voci di bilancio”, dichiarano i consiglieri, sottolineando che l’utilizzo alternativo delle somme, tra cui spese correnti e contributi per eventi cittadini, “non tiene conto della difficoltà economica che molte famiglie affrontano per garantire la frequenza all’asilo dei propri figli”.
Bolla ha spiegato che, a conti fatti, “ogni famiglia avrebbe potuto ricevere un contributo di circa 400 euro”, cifra che avrebbe costituito un sollievo concreto per molti. Non solo: la proposta del centrodestra ipotizzava di estendere il contributo anche alle famiglie che si affidano ad asili nido non comunali.
Ma la proposta non è stata ammessa all’ordine del giorno. “La Presidente ha rinviato la discussione a una seduta futura, sostenendo che senza l’approvazione definitiva della variazione di bilancio non era tecnicamente possibile presentare la nostra richiesta”, chiarisce Bolla.
Una scelta che il consigliere definisce “significativa”. “L’amministrazione ha scelto di destinare parte di queste somme a finanziare, ad esempio, l’organizzazione della festa per l’arrivo della Vuelta ad Alba. Noi crediamo che quelle celebrazioni vadano sostenute, certo, ma con fondi diversi, non con i soldi delle famiglie”.
La minoranza conferma l’intenzione di riproporre l’iniziativa nelle prossime sedute. “Per noi è una questione di priorità. Tra finanziare una festa e restituire un piccolo ma significativo rimborso a chi paga rette importanti per il nido, scegliamo senza esitazioni la seconda opzione”, conclude Bolla.




