Volley - 01 giugno 2025, 21:48

SuperLega a Cuneo: 987 abbonati in 13 giorni, bentornati al futuro

In meno di due settimane sfiorato il muro dei mille abbonamenti: dopo 11 anni di assenza la città risponde con i numeri. Non un numero qualunque, ma una vera dichiarazione d’amore. Più che un successo, un monito: non serve urlare per farsi sentire, basta fare le cose per bene

La risposta del pubblico di Cuneo alla conquista della SuperLega è stata netta: quasi 1000 abbinamenti in 13 giorni

La risposta del pubblico di Cuneo alla conquista della SuperLega è stata netta: quasi 1000 abbinamenti in 13 giorni

Undici anni. Tanto è durato il silenzio della SuperLega a Cuneo. Undici lunghi anni di attese, illusioni, progetti sfumati, mentre il Piemonte pallavolistico perdeva identità dopo il crollo della gloriosa Piemonte Volley, quella che con il marchio Lannutti aveva portato a casa 1 Scudetto, 3 Coppe CEV, 2 Coppa delle Coppe, 2 Supercoppa Europea, 5 Coppe Italia e 4 Supercoppe Italiane. Un palmarès da nobiltà assoluta, spazzato via in un attimo.

Oggi, però, la Cuneo del volley è di nuovo viva. E lo ha dimostrato con i fatti, non con i proclami. La campagna abbonamenti per la stagione 2025/2026, lanciata appena il 18 maggio e conclusa nella prima fase promozionale il 31, ha registrato 987 tessere sottoscritte. Non un numero qualunque, ma una vera dichiarazione d’amore. Più che un successo, un monito.

Perché il dato brucia, ed è un monito a chi nei giorni successivi alla promozione in SuperLega si interrogava se davvero ci fosse spazio economico, imprenditoriale e soprattutto di pubblico per due squadre di A1 nella stessa città. La risposta è arrivata netta e tagliente come una pipe ben assestata: c’è spazio per tutti, lo occupa chi lo sa meritare. E il merito, si sa, non si misura con la bacheca del passato o con gli anni trascorsi nella categoria: si conquista lavorando meglio.

Cuneo Volley questo spazio se l’è preso con intelligenza e coraggio. La promozione dalla A2 è arrivata con tempismo perfetto, ma è stata seguita da scelte altrettanto decisive: una campagna abbonamenti pianificata a tempo di record, sconti pensati per fidelizzare e non solo vendere, e – ciliegina mediatica – l’arrivo di Ivan Zaytsev, icona che fa parlare anche chi la pallavolo la segue di riflesso. Il suo rendimento tecnico lo giudicherà il campo, ma sul piano dell’immagine è stato un colpo magistrale. Da club che sa dove sta andando, e perché.

Certo, la società è giovane. Ha sbagliato, sbaglierà ancora. Ma c’è un dettaglio che fa la differenza: non crede di avere la verità in tasca. Impara. Ascolta. Non impone. E soprattutto non eleva l’esperienza a clava per zittire chi ha idee nuove. C’è chi la storia la mostra come medaglia e chi invece la usa come freno a mano: Cuneo Volley ha semplicemente scelto di guardare oltre.

Questa non è una favola a lieto fine. È l’inizio di una stagione che sarà lunga, dura e tutta da vivere. Ma è già la dimostrazione che chi semina con intelligenza, raccoglie consenso. E non serve urlare per farsi sentire: basta fare le cose per bene.


 



 

Cesare Mandrile

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