Volley - 16 giugno 2025, 07:00

Figlie della Granda. Anna Pettiti, centrale fossanese che ha scelto il sud per diventare grande

A 17 anni lascia il Piemonte per inseguire un sogno a 1200 km di distanza: un anno di sfide e crescita tra campo, scuola e vita lontano da casa

Anna Pettiti con la maglia del Cutrofiano Volley (foto di Domenico Summa)

Anna Pettiti con la maglia del Cutrofiano Volley (foto di Domenico Summa)

Per il terzo episodio di Figlie della Granda, la rubrica pallavolistica dedicata a ragazze cresciute in provincia di Cuneo e ora protagoniste in campionati nazionali fuori regione, torniamo a Fossano per la storia di un’altra atleta, Anna Pettiti.

Classe 2007, 1.90 d’altezza e ovviamente centrale, Anna ha mosso i primi passi nella VGT Fossano: Sono praticamente nata in palestra. Da piccola accompagnavo mio nonno quando andava a montare le reti sui campi e mia mamma gestiva il minivolley. Guardando le più grandi mi sono innamorata di questo sport: a cinque anni ero già iscritta al minivolley”.

Da Fossano Anna passa a Bra con l’ingresso della società nel consorzio Libellula Volley e nella stagione 2023-2024 conquista la promozione in Serie C e una medaglia d’argento nel campionato provinciale under 18.

È proprio al termine di questa stagione che arriva la svolta, guidata dal desiderio di mettersi alla prova in un campionato di livello superiore, lontano da casa. Anna decide così di trasferirsi a Cutrofiano, in provincia di Lecce, per vestire la maglia del Cutrofiano Volley in Under 18 e Serie B2. “Un anno fa ho iniziato a pensare che la pallavolo potesse diventare la mia strada. Per capirlo davvero ho deciso di scegliere la via più difficile: andare via di casa, affrontare la distanza e la pressione di un campionato nazionale, vedere cosa sarebbe successo durante la stagione”.

(Foto di Francesco Ciardo Ph Sportline)

Così, a 17 anni, Anna lascia il Piemonte per trasferirsi a oltre 1200 km di distanza. “Quando ho deciso di partire, ho provato un mix di emozioni. Ad agosto, poco prima della partenza, la paura c’era. Continuavo a chiedermi: e se fosse la scelta sbagliata? E se non mi fossi trovata bene?”.

Tutti i dubbi di Anna sono però spariti già al primo giorno.Appena ho messo piede in palestra ho capito di aver fatto la scelta giusta. Non ho trovato solo una società, ma una famiglia. A Cutrofiano mi hanno accolta con un affetto incredibile, vorrei ringraziare tutti: lo staff, i preparatori, i fisioterapisti, il presidente... persone con il cuore d’oro, sempre disponibili”.

In un clima così positivo, anche ambientarsi è stato semplice, veloce e naturale.Sono una persona estroversa e ho legato con tutti. Anche con le ragazze con cui condividevo la casa è nato subito un bel rapporto: andavamo tutte d’accordo”.

Sono stati proprio i legami costruiti lì a rendere la distanza da casa un po’ più leggera. “Grazie alle mie splendide compagne sono riuscita a superare la lontananza. All’inizio è stato difficile. Le videochiamate con mia mamma e i miei nonni erano frequenti. I primi mesi sono stati tosti, poi mi sono abituata. Sono riuscita a tornare a casa qualche volta, soprattutto per vedere i miei nonni. Loro sentivano molto la mia mancanza”.

Alcune mancanze però sono rimaste incolmabili e si sono fatte sentire per tutta la stagione: “Le cose che mi sono mancate di più? Il dialetto piemontese, la cucina delle nostre zone e e i miei nonni. Non era Fossano a mancarmi in sé, ma le persone: i miei amici, gli affetti di sempre”.

Oltre alla pallavolo, anche la scuola ha rappresentato una sfida durante la stagione. “Quest’anno ho frequentato la quarta superiore, è stato impegnativo. All’inizio ho faticato a trovare un equilibrio. La mia giornata tipo era: sveglia alle 7, scuola, pranzo, studio, tre ore di allenamento, cena e di nuovo studio. Era il mio primo anno completamente da sola e gestire tutto non è stato facile. Ma poi ho trovato il ritmo”.

Le difficoltà non hanno impedito ad Anna di togliersi qualche soddisfazione. Con la maglia di Cutrofiano infatti la centrale fossanese ha conquistato il titolo provinciale e regionale Under 18, guadagnandosi l’accesso alle finali nazionali, dove il percorso si è fermato solo contro il Chions Fiume Volley. “I Nazionali sono stati un’esperienza indimenticabile. Ricordo ancora l’adrenalina di quella partita, ovviamente anche la delusione e il rammarico finale, ma sono emozioni indimenticabili, che porterò sempre con me”.

Un anno impegnativo dunque, fatto non solo di successi sportivi ma anche di legami importanti.Una delle persone più importanti quest’anno è stata Sofia Giulì, il nostro libero. Non eravamo solo compagne di squadra, ma anche coinquiline e amiche. Per me è diventata una seconda sorella”.

Anna infatti ha già una sorella, Alice. Anche lei è una pallavolista e quest’anno ha lasciato casa per trasferirsi a Roma e giocare nel Volleyrò Casal de Pazzi. “Non abbiamo mai giocato assieme, ma sarebbe il mio sogno. Il suo supporto è stato fondamentale. Anche se non ci sentiamo tutti i giorni, so che c’è sempre per me. Quest’anno abbiamo vissuto la stessa esperienza, quella di trasferirci lontano da casa per seguire la nostra passione, ci siamo aiutate tanto durante l’anno”.

E tra le figure chiave di questo percorso c’è anche l’allenatore avuto quest’anno, Claudio Feyles, già conosciuto a Bra.È grazie a lui se ho avuto l’opportunità di vivere questa esperienza. Mi sono trovata davvero bene, non solo perché ho familiarizzato con il suo metodo di lavoro, ma perché ho avuto modo di conoscerlo anche come persona. Gestiva anche la casetta in cui alloggiavamo, quindi lo vedevamo ogni giorno, era una presenza costante. Con lui sono cresciuta molto, non solo tecnicamente ma anche nella motivazione e nella disciplina. Ho imparato a rimanere concentrata, a reagire dopo un errore. Sono cambiata tanto, soprattutto a livello mentale”.

(Foto di Francesco Ciardo Ph Sportline)

Ora per Anna si apre un nuovo capitolo. Per la prossima stagione infatti non sarà più a Cutrofiano dato che ha terminato il percorso nelle giovanili, ma gli obiettivi restano chiari: “Voglio continuare a crescere. Per questo ho deciso di andare a giocare a Pinerolo, dove sarò nella formazione che militerà in Serie B2. Fuori dal campo, sogno invece un futuro lavorativo che mi dia soddisfazione”.

Irene Rolando

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