Sempre più l’esecuzione filologica della musica antica prende piede nel mondo e l’APM coglie questo tratto come motivo di approfondimento formativo aprendo, con Voxonus, un canale di alta formazione al fine di potenziare la preparazione dei giovani musicisti.
Il leader della Voxonus Orchestra è il direttore Filippo Maria Bressan, il progetto nasce in stretta sinergia con il direttore artistico Claudio Gilio 15 anni fa.
Bressan è uno dei pochi direttori italiani ad essere invitato a dirigere orchestre e compagini di massimo prestigio, quali l'Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l'Orchestra e Coro del Teatro La Fenice di Venezia. Ospite regolare delle principali società concertistiche e dei maggiori festival di musica sinfonica, antica e contemporanea - quali l'Accademia Chigiana di Siena, la Biennale di Venezia, MiTo Settembre Musica, la Sagra Musicale Umbra -, tra le sue molteplici esperienze ha avuto modo di lavorare a fianco di musicisti quali C. Abbado, L. Berio, F. Brüggen, M.W. Chung, C.M. Giulini, P. Maag, L. Maazel, M. Nyman, A. Pärt, G. Prêtre, M. Rostropovich, G. Sinopoli, J. Tate.
Indicato dal M° Giulini come un direttore "di nobile ed elegante semplicità", eclettico, anticonvenzionale, sportivo e anti-social media, ha scelto di seguire le proprie passioni anziché una carriera obbligata, selezionando sia il repertorio che l'attività concertistica e quella musicale in genere.
Primo direttore ospite al Teatro Lirico di Cagliari, al Teatr Wielki di Poznàn, direttore stabile dell'Orchestra Sinfonica di Savona e di Voxonus, ha diretto quasi tutte le principali orchestre italiane e alcune straniere, collaborando con molti solisti quali R. Baborák, A. Ballista, P. Berman, R. Brautigam, R. Buchbinder, M. Campanella, B. Canino, A. Carbonare, G. Carmignola, G. Cassone, C. Colombara, R. Cominati, A. Dell’Oste, P. De Maria, B. De Simone, E. Dindo, M. Fröst, A. Lucchesini, B. Lupo, S. Mingardo, D. Nordio, M. Pletnev, G. Sollima, A. Taverna e tanti altri, e si è dedicato per molti anni - fino alla chiusura nel 2009 - all'Athestis Chorus & Academia de li Musici, complesso professionale di coro e orchestra con strumenti d'epoca.
Allievo a Vienna di Karl Österreicher per la direzione d'orchestra e di Jurgen Jürgens per la direzione di coro e in seguito suo assistente, si è perfezionato, tra gli altri, con J. E. Gardiner e F. Leitner. Studioso della musicologia e della prassi esecutiva, forte conoscitore della tradizione vocale italiana e della scuola sinfonica tedesca, con una costante passione per il coro e il repertorio sinfonico-corale, è stato il più giovane maestro del Coro dell'Accademia Nazionale di S.Cecilia di Roma (2000-2002) e ha diretto molte altre formazioni corali tra i quali il World Youth Choir (2005 e 2016), l'Estonian Philarmonic Chamber Choir, l’Estonian National Male Choir, il Coro Giovanile Italiano, Le Choeur National des Jeunes e i cori di diversi Enti Lirici in produzioni operistiche e lirico-sinfoniche.
È stato membro del comitato scientifico della Fondazione Rossini di Pesaro, della Commissione artistica di Feniarco e di ECA-Europa Cantat e ha registrato per la RAI e le radiotelevisioni argentina, austriaca, belga, brasiliana, estone, francese, olandese, polacca, tedesca e molte altre. Ha inciso per Amadeus, Chandos Records, Decca, Deutsche Grammophon, EMI, Virgin.
L’assessore alla cultura Attilia Gullino: “Siamo all’inizio di una nuova collaborazione con una realtà come l’Orchestra Sinfonica di Savona che ha una lunga storia e tradizione anche nella musica antica. Abbiamo un progetto condiviso con la nostra scuola e la nostra orchestra e il maestro Gilio che prevede momenti di formazione e di restituzione con concerti di grande impatto. Con questa collaborazione cresce anche il nostro progetto Consonante e la speranza di dare opportunità di lavoro ai nostri musicisti sul territorio. Ringrazio tutti per il lavoro svolto e l’impegno preso.”
Il programma della serata.
Una sera d’estate di tre secoli fa.
Da una parte c’è Händel, in una situazione regale, con la sua Wassermusic composta su commissione della Corte di Londra per una festa sul fiume Tamigi. Delle tre Suite di cui è composta, verrà eseguita la Suite n°1, una serie di danze che venivano suonate su una chiatta d’appoggio, mentre Re Giorgio I e i suoi ospiti conversavano su quella reale. Da un’altra parte c’è invece Purcell, con della musica per il Teatro - non opera e tanto meno melodramma - a cui si era dedicato nel 1695 poco prima di morire all’età di 36 anni. La Suite delle musiche di scena per Abdelazer - una tragedia dai toni molto drammatici - contiene, tra le diverse parti, quel Rondò che divenne molto famoso da quando Benjamin Britten lo inserì alla base della celebre composizione “Guida all’orchestra per i giovani, Variazioni e fuga su un tema di Henry Purcell”. E poi c’è quel genio incompreso di Haydn con la sua deliziosa Sinfonia n° 3, una delle cinque sinfonie composte quando fu per un paio d’anni alle dipendenze del conte von Morzin di Boemia prima di passare al trentennale servizio presso la Corte degli Esterházy in Ungheria. Una Sinfonia piuttosto "moderna" rispetto alle due che la precedono: oltre all'innovazione in quattro movimenti, con un Allegro gioioso ed energico, un carezzevole Andante moderato, un Minuetto maestoso e cortese, la musica è fortemente contrappuntistica in tutta la sua durata, con contrasti dinamici e l’impiego di ampi salti, canoni e fughe, in particolare nel movimento Finale, vivace, ardito nei suoi fugati, bisbigliato all’inizio e declamato alla fine. A chiusura del cerchio esecutivo delle suggestioni musicali di questa serata, una sinfonia composta nell’anno in cui Händel morì.
Contrariamente a quanto precedentemente comunicato, il concerto si terrà in Cattedrale anziché nella Chiesa di San Giovanni a causa dell’esistenza del cantiere di restauro.
Come da tradizione, dopo il concerto seguirà il buffet che rappresenta un momento molto atteso di confronto e commento fra pubblico e artisti.
L’iniziativa è svolta in collaborazione con la Fondazione Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo, conta il patrocinio della Città di Saluzzo ed è resa possibile grazie al sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Piemonte, delle Fondazioni CRT e CRC.
I concerti sono a ingresso gratuito con oblazione volontaria prenotando al numero 340-6172142 (WhatsApp), si consiglia di arrivare mezz’ora prima dell’inizio.