Per il quarantunesimo anno consecutivo, i mantesi hanno preso parte al tradizionale pellegrinaggio notturno a piedi verso il santuario mariano di Valmala, una manifestazione di fede e amicizia che si è svolta nella notte tra venerdì 28 e sabato 29 giugno con partenza alle 2 da Manta.
Questa edizione è stata particolarmente significativa perché ha rappresentato l’ultimo pellegrinaggio organizzato e guidato da don Beppe Arnaudo, che in autunno lascerà la parrocchia per prestare servizio a sostegno dei parroci della valle Varaita.
Per ben 32 anni don Beppe ha accompagnato i pellegrini lungo i circa 30 chilometri che separano Manta da Valmala, rendendo questo evento uno dei momenti più sentiti della vita parrocchiale.
Appassionato di montagna e profondamente legato al territorio, don Beppe ha raccolto il testimone dal suo predecessore, don Costanzo Barbero, che aveva introdotto il pellegrinaggio come occasione di preghiera e condivisione all’inizio dell’estate.

Con entusiasmo, don Beppe ha scelto non solo di mantenerne viva la tradizione, ma di rafforzarla e consolidarla nel tempo, trasformandola in un appuntamento irrinunciabile per molti fedeli.
Come da tradizione, la partenza è avvenuta alle 2 del mattino da piazza Mazzini a Manta. Il gruppo di pellegrini ha poi proseguito il cammino attraversando Verzuolo e Piasco, con la prima sosta nella chiesa di Sant’Antonio. Il percorso è continuato verso Rossana, dove alla cappella di Madonna delle Grazie si è tenuta la pausa per la colazione.
Da lì, i pellegrini hanno ripreso il cammino passando per Lemma e Pian Pietro, fino al raggiungimento del santuario di Valmala, dedicato alla Madonna della Misericordia. Alle 11 il gruppo ha partecipato alla messa, seguita dal pranzo comunitario preparato dai volontari, in un clima di festa e gratitudine.
Fondamentale, come sempre, il supporto logistico offerto delle squadre Aib (Antincendi Boschivi) e della Protezione civile di Manta, guidate da Luciano Tallone con i volontari Gianni Donalisio, Alfio Filippini, Davide Bonardo e Fabio Gallo, che sono intervenuti con due mezzi garantendo l’assistenza ai camminatori e il trasporto degli zaini.
Un’edizione carica di emozione, dunque, che ha saputo unire la forza della tradizione con il saluto a un parroco che, con dedizione e spirito di servizio, ha segnato profondamente la vita spirituale e comunitaria di Manta.





