Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma di Mauro Calderoni, consigliere regionale del PD Piemonte, a proposito della risposta ricevuta sui ritardi dei fondi ai Comuni.
Oggi in Consiglio regionale ho portato all’attenzione dell’Aula un problema gravissimo che sta mettendo in difficoltà tanti Comuni piemontesi: i ritardi insostenibili nei pagamenti da parte della Regione, nonostante molte amministrazioni abbiano rendicontato da mesi – e in diversi casi da oltre un anno – spese già sostenute per opere e servizi finanziati con fondi statali, europei o regionali.
I sindaci mi segnalano da settimane non solo blocchi nei trasferimenti, ma anche una totale mancanza di informazioni chiare sulle cause di questi ritardi: ci sono lavori conclusi, fatture in sospeso, imprese in attesa di essere pagate e Comuni che faticano persino a garantire la normale programmazione di interventi ordinari e straordinari.
Come se non bastasse, a complicare la situazione è arrivata la comunicazione del Ministero dell’Interno che taglia e ritarda anche la prima rata del Fondo di solidarietà comunale per il 2025, limitandosi a un’anticipazione parziale. E restano bloccati pure i fondi della Legge di Bilancio per gli investimenti nei piccoli Comuni sotto i 5 mila abitanti. In un contesto già fragile, questa incertezza a livello nazionale rischia di aggravare una situazione regionale ormai insostenibile.
Ho chiesto all’Assessore di fare chiarezza subito: quanti pagamenti sono stati effettuati, quanti sono ancora fermi, e per quali motivi.
La risposta che mi è arrivata – un generico elenco di cifre e flussi di cassa – è una non risposta: i sindaci vogliono sapere quando arriveranno i soldi, non un riassunto di principio contabile. Infine, c’è un dato politico preoccupante: nel nuovo Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne, il Governo Meloni di fatto rinuncia a contrastare lo spopolamento di intere zone del Paese, accompagnandole verso un declino inesorabile invece di invertire la rotta con investimenti e servizi.
Noi non ci stiamo. Pretendiamo risposte chiare e tempi certi. I Comuni devono poter contare su trasferimenti puntuali per garantire servizi, pagare le imprese e programmare il futuro. Non possiamo permettere che ritardi e scaricabarile ricadano su cittadini e territori già in difficoltà.