Attualità - 04 luglio 2025, 06:04

Treni locali tra disservizi e rincari, il Comis: “In Piemonte si poteva fare di più”

Il referente del Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile: “Tariffe in aumento dallo scorso giugno, ma i convogli sono malridotti. La Liguria ha scelto un’altra strada”

Treni locali tra disservizi e rincari, il Comis: “In Piemonte si poteva fare di più”

Aumenti sì, ma senza miglioramenti. È questa, in sintesi, la valutazione di Fulvio Bellora, referente locale del Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile (Comis), che torna a denunciare lo stato del trasporto ferroviario piemontese, a partire dai disagi vissuti quotidianamente dai passeggeri.

“Dal primo giugno è scattato un nuovo incremento delle tariffe, pari allo 0,6%. Lo avevamo contestato, chiedendone la sospensione, ma ci è stato risposto che non era possibile. È un aumento automatico, deciso in base all’inflazione prevista, come succede ogni anno”, spiega Bellora. Una scelta che secondo il Comis poteva essere evitata. “La vicina Liguria ha bloccato l’adeguamento tariffario. Anche in Piemonte si sarebbe potuto fare lo stesso, per rispetto verso i passeggeri”.

Ma a preoccupare non è solo la questione dei costi. Bellora sottolinea le gravi criticità legate alla manutenzione dei mezzi. “Sulla linea Asti–Alba circolano ancora i vecchi Minuetto diesel, e spesso i condizionatori non funzionano. Ci sono state segnalazioni di temperature altissime a bordo. Altre volte i motori si bloccano o ne funziona solo uno su due. Il risultato è un viaggio a rilento, in condizioni non degne di un servizio pubblico”.

Non va meglio sulla Cuneo–Torino, dove i disagi si moltiplicano. “Abbiamo ricevuto diverse lamentele che abbiamo trasmesso all’Agenzia e a Trenitalia. In alcuni casi l’unico bagno del convoglio è guasto, e questo crea gravi difficoltà soprattutto per le persone anziane. Non mancano episodi in cui l’odore è insostenibile”, spiega Bellora, che chiede “un intervento urgente di manutenzione straordinaria per rendere i convogli finalmente fruibili, nel rispetto dei passeggeri e del contratto di servizio in vigore con la Regione Piemonte”.

Il problema, fa notare, non riguarda solo i convogli più vecchi: “Anche i treni di ultima generazione presentano problematiche simili, seppure con minore frequenza. Questo significa che manca un piano complessivo di gestione e controllo della qualità”

d.v.

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