Alba e Langhe - 23 luglio 2025, 11:56

Alba, sulla Rievocazione storica la minoranza insiste: “Nel 2026 serve l’arena in piazza Duomo”

Oggi, mercoledì 23 luglio, un nuovo incontro con i Borghi, per condividere scelte e visioni

Un momento della Rievocazione storica andata in scena lo scorso anno in piazza Duomo

Un momento della Rievocazione storica andata in scena lo scorso anno in piazza Duomo

La discussione sull’assenza della Rievocazione storica dal programma della Fiera del Tartufo 2025 è tornata in Commissione consiliare ad Alba. E se da una parte l’Amministrazione comunale ribadisce la volontà di valutare l’esito della nuova impostazione prima di ogni decisione, dall’altra l’opposizione incalza: “Per il 2026 serve chiarezza e una vera alternativa”.

Durante la IV Commissione consiliare tenuta ieri, martedì 22 luglio, il consigliere di minoranza Emanuele Bolla ha rilanciato la proposta già avanzata e discussa precedentemente in commissione: che l’arena per la rievocazione storica venga realizzata in piazza del Duomo e finanziata direttamente dal Comune. “Il Comune non può limitarsi a sostenere – ha detto –, ma deve assumersi la responsabilità organizzativa, perché il marchio della Fiera è del Comune. Non si tratta solo di contributi, ma di garantire una location adeguata a un evento che ha assunto un grande valore simbolico e culturale”.

La vicesindaca Caterina Pasini ha precisato che già quest’anno era stata offerta un’arena in piazza Cagnasso, rifiutata dai Borghi. “Ora mi aspetto che siano i Borghi a presentare una proposta. In ogni caso, in piazza del Duomo non ci sarà il vuoto: si terrà l’investitura del Podestà, con una regia suggestiva e a ingresso libero, insieme alla sfilata animata. Questo per noi rappresenta pienamente la tradizione folkloristica albese”.

Una posizione condivisa anche dall’assessore Luigi Garassino: “Non è una questione di risorse, ma di riprogettazione. Serve una riflessione seria sul significato della manifestazione e sul suo impatto. Il Comune non finanzia direttamente il Palio né la Rievocazione, ma sostiene i Borghi”.

Critico il consigliere Domenico Boeri: “Ci interessa che la manifestazione torni in piazza del Duomo. Dire che spetta agli altri agire è troppo comodo. Il Comune deve mettersi in gioco in prima persona”.

La discussione ha mostrato divergenze anche sul piano operativo. “Piazza Cagnasso e piazza del Duomo non sono equivalenti – ha insistito Bolla –. I Borghi hanno ritenuto non idonea la prima. Se non si mette sul tavolo l’opzione piazza del Duomo, non c’è una vera possibilità di scelta”.

La consigliera Rosanna Martini e la presidente del Consiglio comunale Elena Di Liddo hanno ricordato che l’attuale impostazione è frutto di un confronto già avviato nelle precedenti commissioni. “Aspettiamo di vedere come andrà la Fiera 2025 – ha detto Di Liddo – e poi torneremo a discuterne nel 2026. Il progetto può essere rivisto, se necessario”.

Anche il consigliere Fabio Tripaldi ha invitato alla cautela: “I Borghi sono un valore prezioso, sociale prima ancora che culturale. Le interlocuzioni sono ancora in corso, non è questo il momento per decisioni affrettate”.

Pasini ha annunciato un nuovo incontro con i Borghi, previsto per oggi, mercoledì 23 luglio, per condividere scelte e visioni. “Quello che vogliamo è costruire un progetto duraturo lungo l’intera consiliatura. L’arena in piazza Cagnasso può essere una buona soluzione, ma lo verificheremo insieme”.

Al termine della seduta, Bolla si è detto disponibile a riformulare l’ordine del giorno, che sarà discusso nel prossimo Consiglio comunale del 30 luglio: “Chiediamo solo che si metta nero su bianco l’impegno a valutare piazza del Duomo tra le opzioni per il 2026, con risorse comunali. Senza, non è una scelta reale”.

Gabriella Fazio

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