È stato un passaggio maturato nel tempo, dentro un clima di confronto partecipato. L’assemblea del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, riunitasi nei giorni scorsi, ha approvato a larga maggioranza la riduzione del 10% delle rese per Langhe Nebbiolo e Barbera d’Alba sull’annata 2025. Alla discussione hanno preso parte oltre 150 aziende del territorio, segno di un coinvolgimento ampio e consapevole.
“Si tratta di una misura inserita in un disegno più ampio di governance e sostenibilità delle nostre denominazioni”, spiega il presidente Sergio Germano (nella foto sotto). “Abbiamo iniziato già l’anno scorso a lavorare su una strategia condivisa, consapevoli che l’espansione del Langhe Nebbiolo, cresciuto molto in superficie negli ultimi anni, potesse esporre a squilibri. Questa riduzione, approvata con l’80% di voti favorevoli per il Nebbiolo e il 70% per la Barbera, è un segnale di responsabilità”.

L’approccio adottato dal Consorzio è articolato: alla riduzione delle rese si affianca il blocco dei nuovi impianti di Langhe Nebbiolo, già attivo nell’ambito di un bando triennale regionale, a eccezione degli interventi di ristrutturazione su vigneti con varietà obsolete. Il quadro sarà completato nel 2025 da una campagna di comunicazione e valorizzazione dedicata alle denominazioni Langhe.
Nel contesto attuale, segnato da giacenze in crescita e incertezze internazionali, il presidente invita a non fare confusione: “Il tema delle rese non ha nulla a che fare con i dazi. È una scelta autonoma, pensata per evitare l’inflazione del prodotto e per mantenere un equilibrio tra offerta e domanda. Siamo soddisfatti della partecipazione e della qualità del dibattito”.
Per Germano, resta centrale il ruolo del Consorzio come luogo di ascolto e confronto. “Il nostro Consiglio vuole farsi interprete della volontà della base. Ogni decisione nasce da lì. E ogni confronto – anche impegnativo – è un’occasione preziosa per fare squadra, guardando al futuro con lucidità e coerenza”.





