Riproponiamo qui uno degli articoli più letti della settimana appena conclusa, pubblicato martedì 29 luglio.
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Diciotto voti favorevoli e 9 contrari. Così il Consiglio comunale di Cuneo si è espresso a favore di un ordine del giorno col quale chiede al Governo Italiano "di riconoscere a tutti gli effetti lo Stato di Palestina come entità sovrana, nei confini precedenti all’occupazione del 1967 e con Gerusalemme capitale condivisa".
Il documento è stato approvato nella seduta dello scorso 24 giugno. A presentarlo era stato il consigliere di minoranza Giuseppe Lauria, l’istanza del quale chiede inoltre all’esecutivo Meloni di "agire in sede Onu per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere alla Palestina e a Israele di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità"; poi "a impegnare tutti gli strumenti politici, diplomatici e di Diritto Internazionale per fermare la colonizzazione e l’annessione dei Territori Occupati Palestinesi"; infine "di intraprendere le medesime iniziative assunte dalla Spagna in ordine al commercio delle armi con il Governo di Israele".
Premesse alla richiesta di riconoscimento formale dello Stato di Palestina, così come adottata da Paesi come la Spagna e recentemente annunciato dalla Francia del presidente Macron, la presa d’atto che "i tragici eventi occorsi dal 7 ottobre 2023 non lasciano spazio a ulteriori rinvii rispetto alla necessità di coinvolgere in un tavolo di mediazione due popoli che abbiano entrambi la medesima dignità di cittadini di uno Stato liberto, indipendente e sovrano; la legittima risposta del Governo di Israele agli atti terroristici del 7 ottobre 2023, si è da troppo tempo trasformata in un criminale esercizio di sterminio a cui si aggiunge il disumano utilizzo della fame come strumento di guerra". Infine il fatto che "il Governo Italiano nella sua autorevole rappresentanza, non ha ancora pronunciato, né tantomeno assunto iniziative finalizzate alla fine delle atrocità e alla immediata liberazione degli ostaggi".
Il provvedimento adottato dall’assemblea impegna la sindaca "a farsi interprete di tali istanze e ad attivarsi verso gli altri Sindaci ed Amministrazioni della provincia di Cuneo per concordare un’azione comune di sensibilizzazione delle rappresentanze politiche parlamentari" e a inviare l’ordine del giorno al Governo Italiano, Presidenza del Consiglio dei Ministri, "con la precisa richiesta di adoperarsi anche per il definitivo cessate il fuoco a Gaza, in Cisgiordania e in Israele, per lo sblocco degli aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza e perché si raggiunta al più presto un accordo di pace che preveda il rilascio immediato di tutti gli ostaggi israeliani e palestinesi".
In senso contrario al documento si legge nella relativa deliberazione – si sono espressi i consiglieri Paolo Armellini e Giancarlo Boselli (Indipendenti); Mario Di Vico (Cuneo Civica); Serena Garelli, Ettore Grosso, Monica Pellegrino, Vincenzo Pellegrino e Maria Laura Risso (Centro per Cuneo Lista Civica); Domenico Giraudo (Gruppo Misto di Maggioranza). Astenuti Franco Civallero (Forza Italia) e Silvano Enrici (Centro per Cuneo Lista Civic).
Assenti alla seduta i giustificati Erio Ambrosino ed Elio Beccaria. Poi Valter Bongioanni, Alessia Deninotti, Carlo Garavagno, Massimo Garnero, Domenico Giraudo.





