I più letti della settimana - 03 agosto 2025, 15:01

Saluzzo: 58 nuovi posti letto per i migranti africani da parte di Caritas e Comune

Due container nel cortile di Casa Madre Teresa di Calcutta per 18 africani senza contratto. Il comune di Saluzzo ha aperto la casa dell'ex custode del cimitero per 40 stagionali con contratto di lavoro. "Non sono prevedibili gli arrivi. La gestione è un problema complesso". Al parco Gullino, meno persone dormono all'addiaccio, ma resta luogo di incontro e comunità, "anche per sentirsi meno isolati e più protetti "

Saluzzo, l'apertura del sito di accoglienza diffusa presso la ex casa del custode del cimitero, alla presenza del sindaco Franco Demaria e del responsabile dell'accoglienza Fabio Chiappello

Saluzzo, l'apertura del sito di accoglienza diffusa presso la ex casa del custode del cimitero, alla presenza del sindaco Franco Demaria e del responsabile dell'accoglienza Fabio Chiappello

Riproponiamo qui uno degli articoli più letti della settimana appena conclusa, pubblicato martedì 29 luglio.

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Ieri pomeriggio a Saluzzo si sono aperte due strutture per complessivamente 58 posti letto,  destinati ai migranti stagionali.

18 di questi sono nel cortile della casa Madre Teresa di Calcutta, nei due container che hanno accolto nel pomeriggio, lo stesso numero di migranti africani senza contratto di lavoro e quindi fuori dal sistema dell’accoglienza diffusa, ma che sono qui nella speranza di essere impiegati per la stagione della frutta. 

[I container nel cortile di Casa madre Teresa di Calcutta della Caritas]

Gli operatori di Saluzzo Migrante della Caritas, Elena, Matteo e Serena, hanno dato loro istruzione e regole per  l'ingresso, stabilito in base ad una lista di attesa, stilata previa loro prenotazione. 

Nel tardo pomeriggio il Comune di Saluzzo, alla presenza del sindaco Franco Demaria e del responsabile della cooperativa che gestisce l’accoglienza diffusa Fabio Chiappello ha aperto l’ex casa del custode del cimitero, la cui capienza è di circa 40 posti letto. 

Un' apertura anticipata rispetto alla data del 4 agosto e ultima della rete degli 11 comuni del Protocollo della Questura "stabilita in base all’esperienza degli anni passati, alle esigenze e risorse economiche" - sottolinea il sindaco  - e concordata ai tavoli di lavoro con il Prefetto di Cuneo, Mariano Savastano, rappresentanti di  Comuni, Regione Piemonte, Provincia, Caritas e associazioni,  per garantire un approccio coordinato e istituzionale delle accoglienze 2025".

In serata hanno già preso posto 24 lavoratori africani, alcuni provenienti dalle strutture di Revello e Lagnasco,  altri da Parco Gullino, mentre altri ancora si sono prenotati  in attesa di contratto di lavoro. “Nella struttura si entra solo se si è contrattualizzati - ha sottolineato Demaria, parlando del nuovo tassello aggiunto nella gestione alloggiativa dei lavoratori  (ma già programmato come ogni anno), frutto di un complesso lavoro di incontri  con i comuni del Distretto frutticolo e associazioni di categoria che l’ha coinvolto in queste settimane, per far fronte all’emergenza dell’accampamento degli stagionali al Parco Gullino (ex parco di Villa Aliberti) ma anche per trovare sistemazione dignitosa a chi è impiegato nelle campagne del Saluzzese e del Cuneese, in 44 comuni  necessitanti di manodopera nella raccolta frutta.

A piccoli passi, sembra stiano arrivando risultati. In accordo  con Saluzzo, il comune Savigliano si è reso disponibile a dare ospitalità nella palestra della scuola media Schiaparelli ad una decina di persone in attesa contratto e attualmente accampate al Parco Gullino, 

Fabio Chiappello, responsabile dell’accoglienza diffusa dalla nascita del Protocollo ad oggi,  con una pluriennale esperienza nella gestione delle diverse situazioni vissute da Saluzzo, dai numeri tragici degli accampamenti al Foro Boario del 2012 e 2013 di 800 persone, all’ esperienza del Pas, al ritorno attuale di un' emergenza, anche se con numeri molto più bassi, con le stesse parole del sindaco parla della complessità di affrontare il fenomeno degli arrivi. "Non sono prevedibili e sono senza alcuna normativa nazionale".

Gli africani vengono qui per  necessità, per lavorare o con la speranza di lavorare. "Sono migranti economici e vittime dei cambiamenti climatici nei loro paesi". Un' anticipazione delle problematiche che il caldo e la trasformazione di ecosistemi  stanno portando in altri paesi del mondo.  In Italia basta pensare che negli ultimi mesi,  20 città hanno avuto il bollino rosso,  per le temperature record.  

 I dati rilevati all’Info-Point della Caritas in corso Piemonte, parlano di numeri in aumento di migranti. Al parco Gullino, controllato in modo sistematico dalle Forze dell'Ordine,  la presenza numerica di chi dorme all’addiaccio, è diminuita: una quarantina circa.  Questo grazie all’apertura dei nuovi siti alloggiativi. Di giorno, verso sera, però ne arrivano di più ( una settantina) “anche per ritrovarsi come comunità e per sentirsi meno soli, meno isolati, più protetti in un territorio estraneo a  migliaia di chilometri da casa" la riflessione dell'operatore.

 “È il momento di immaginare, insieme, una nuova progettualità per il futuro della nostra economia  - ribadisce ancora una volta  il sindaco Demaria -  Saluzzo, che è solo il quarto Comune del Distretto per numero di contratti attivati, fornisce ospitalità a 40 lavoratori nella rete diffusa, olltre 45 nella struttura della Caritas, coordina la rete di accoglienza, gestisce i fondi PNRR ( arrivati in ritardo ma che allargheranno le potenzialità dell’accoglienza il prossimo anno)  e continua a studiare modelli per cercare sostegno delle istituzioni e delle fondazioni bancarie.

Quello che Saluzzo non può fare da sola è farsi carico di tutte queste persone per poi metterle a disposizione di un’economia territoriale a cui sono necessarie. Serve il coinvolgimento di tutti: Enti Locali, Terzo Settore, imprese agricole".

Nella casa accanto al cimitero che chiuderà per ultima tra quelle delle strutture di accoglienza (a novembre) è attivo anche un Infopoint,  aggiunge il sindaco,  aperto per le aziende agricole necessitanti di manodopera da assumere.

Vilma Brignone

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