Era un bene nobiliare appartenuto alla baronessa Margherita di Vaglio, ora concesso alla comunità cristiana di Salmour della parrocchia Santi Pietro e Paolo.
Stiamo parlando dell’ostensorio esposto ieri mattina (domenica 3 agosto) ai parrocchiani che, con particolare emozione e devozione, hanno potuto rivedere dopo decenni un bene artistico, ma soprattutto un patrimonio a livello affettivo e cristiano.
L’ostensorio donato il 4 giugno del 1936 alla comunità, riprende lo stile bizantino, è in argento e presenta monili d’oro e testimonia un finissimo e pregiato lavoro.
Gli stessi, come testimoniano i documenti, sono incastrati di pietre preziose (smeraldi, perle, granati e ametiste) e vi è anche una corniola (pietra preziosa rossiccio-arancione) che evidenzia lo stemma dei Baroni Crova di Vaglio. L’opera fu realizzata all’epoca della ditta Musj di Torino.
Un gesto significativo è stato compiuto da don Giuseppe Fruttero, che ha voluto appendere in bacheca, all'ingresso della chiesa, gli scritti lasciatI proprio dalla nobile per Salmour.
"Sono stati riscritti a computer per una maggiore facilità di lettura.- precisa il sindaco Roberto Salvatore - Questo gesto ha permesso ai presenti di riflettere sul valore affettivo e storico di questo lascito, che va ben oltre il suo valore economico".
Al termine della processione di ieri, l'ostensorio è stato trasportato in uno dei caveau della Cassa di Risparmio di Fossano, dove sarà custodito con valore storico a titolo gratuito.





