Nella sua veste di sindaco Roberto Salvatore rappresenta il piccolo comune di Salmour da quasi tre anni e mezzo. Con lui abbiamo tracciato un bilancio del mandato amministrativo svolto sinora.
Una lista, "Salmour Domani", sulla scia di una continuità, dopo aver raccolto il testimone da Gian Franco Sineo, che è ancora suo assessore in Giunta. Quale il rapporto con lui e con l'assessore Luciano Giubergia?
“La nostra lista nasce nel segno della continuità, ma anche dell’innovazione e di un rinnovato impegno civico. Gian Franco Sineo, già sindaco per molti anni, è oggi mio assessore e punto di riferimento prezioso per l’Amministrazione. A lui competono lavori pubblici, pubblica illuminazione e cultura. Con lo stesso ho un rapporto di profonda stima e collaborazione. Il vicesindaco Giubergia, invece, si occupa di ambiente, protezione civile, urbanistica, arredo e decoro urbano, verde, trasporti scolastici e associazionismo. Quest’ultimo, un ambito che gli sta molto a cuore e in cui porta avanti numerose iniziative con energia e visione. Il gioco di squadra è la nostra forza”.
Il suo rapporto con l'Amministrazione comunale dopo questo primo triennio.
“Dopo tre anni posso dire di aver costruito un rapporto solido e costruttivo con tutta l’Amministrazione comunale, compresi i dipendenti, perno fondamentale per la realizzazione del nostro programma. C’è unità d’intenti, voglia di lavorare per il bene della comunità e una partecipazione crescente anche da parte dei cittadini. Auspico che possano sentire sempre di più il Comune come casa propria. La nostra priorità è essere presenti, ascoltare e tradurre i bisogni in risposte concrete”.
Opere pubbliche: quali in evidenza e quali in programmazione?
“Tra le opere completate, ci tengo a sottolineare, la messa in sicurezza di buona parte di via Preis, la pavimentazione interna dell’area cimiteriale e la riqualificazione dell’ultimo tronco dell’illuminazione pubblica. Abbiamo portato a termine, da poco, anche interventi di efficientamento energetico sull’edificio comunale. In programmazione, stiamo lavorando al progetto di messa in sicurezza di via Paratino e la riqualificazione del laghetto per poter potenziare le risorse d’acqua a favore dell’agricoltura e del verde pubblico, e l’installazione di un impianto di ascensore nel municipio. Proseguiamo inoltre nella ricerca di fondi per migliorare il servizio scolastico, come l’intenzione di sostituire l’attuale scuolabus. Più di tutto, con ogni probabilità, entro fine anno abbiamo l’intenzione di assegnare i lavori di riqualificazione dei giardinetti pubblici, progetto che mi sta particolarmente a cuore”.
La scorsa settimana avete evidenziato il grande operato e la personalità di Giovanni Battista Massimino. Quali altri personaggi salmouresi intende ricordare per essersi contraddistinti durante il tempo nella storia di Salmour?
“Intitolare la piazza a Giovanni Massimino è stato un atto doveroso, essendo lui stato uno dei fondatori dell’associazione che successivamente è diventata la Pro loco e poi sindaco per ben 23 anni. Di fatto abbiamo completato quanto promesso in campagna elettorale, ovvero fare tre intitolazioni. Da due anni a questa parte abbiamo deciso di dedicare la 'Spiga d’oro' al personaggio o all’associazione che più si sia distinto a favore della comunità e credo sia un riconoscimento altrettanto importante”.
Le sue impressioni da membro di Giunta nell'Unione del Fossanese. Che rapporto ha coi suoi colleghi sindaci?
“L’esperienza nell’Unione del Fossanese, per chi la conosce ormai dal 2009, è molto positiva: rappresenta un’occasione di collaborazione e di condivisione tra Comuni, indispensabile per realtà di piccole dimensioni come la nostra. Con i colleghi Sindaci il rapporto è ottimo, basato su rispetto, dialogo e concretezza. Stiamo portando avanti progetti importanti per lo più concentrati sull’innovazione tecnologica. Nonostante il mio ruolo di vice Presidente devo ammettere che il mio impegno è diminuito da quando sono diventato sindaco di Salmour, ma continuo a crederci moltissimo".
Don Fruttero e il suo addio in autunno per prestare il servizio salesiano a Lombriasco. Quali i ricordi con lui?
“Con lui abbiamo condiviso momenti importanti che hanno riguardato le celebrazioni religiose. Sicuramente il suo ruolo non è stato semplice a Salmour perché la mente dei più anziani è ancora legata a don Genesio, il vecchio parroco. Nella piccola realtà molti sono ancora legati al prete che vive in loco, che cammina tra le vie, che va a suonare il campanello per un caffè. Purtroppo i tempi stanno cambiando, ci sono sempre meno preti e quelli che ci sono hanno sempre più incombenze burocratiche da svolgere, oltre a dover gestire sempre più parrocchie. Don Beppe ha preso una decisione e lo ringrazio per averla anticipatamente voluta condividere con me, la rispetto e la comprendo ed è per questo che gli auguro ogni bene per questa nuova avventura”.
Associazionismo e Comune. Qual è la sinergia?
“Il tessuto associativo è il cuore pulsante di Salmour, senza di loro non potremmo fare nulla. Le associazioni, dal volontariato sportivo a quello culturale e ricreativo, svolgono un ruolo fondamentale e l’amministrazione cerca sempre di essere loro fianco. So bene che i contributi elargiti sono sempre pochi, ma concediamo tutti gli spazi a disposizione e quando possiamo supporto organizzativo. Insieme, anche se il grosso lo fanno sempre loro, costruiamo eventi, progetti e momenti di comunità. La sinergia è forte ed è intenzione continuare a coltivarla”.





