Un’impresa di amicizia, resistenza e fede quella compiuta da due ragazzi dell’Oltre Stura, entrambi padri di famiglia, che nel weekend hanno percorso a piedi 93 chilometri con 2000 metri di dislivello per raggiungere il Santuario di Sant’Anna di Vinadio, il più alto d’Europa.
Partiti da Cherasco, più precisamente da Bricco de Faule, i due pellegrini hanno camminato per 23 ore, affrontando un caldo torrido, una lunga notte, tratti impegnativi e condizioni fisiche estreme. In un’epoca in cui tutto sembra scorrere troppo in fretta, i due pellegrini hanno voluto dimostrare che si può scegliere di rallentare, dedicando tempo alla natura, all’amicizia e alla ricerca interiore. Un cammino che si conclude con un arrivo carico di emozione, sotto lo sguardo silenzioso delle montagne e con il cuore colmo di gratitudine.
Determinante, raccontano, è stato l’incontro con i volontari dell’associazione “Il Cammino di Sant’Anna”, che li hanno accolti con calore e generosità. “Ci hanno dato ristoro, motivazione e il sostegno necessario per affrontare gli ultimi 14 km, i più duri, fino al Santuario – spiegano i due –. Senza di loro, Sarebbe stato tutto più difficile .
L’arrivo, tra l'entusiasmo dei presenti, è stato il coronamento di un lungo viaggio fisico e spirituale. Il Santuario, situato a 2.035 metri di altitudine, ha accolto i due amici con il silenzio e la pace tipici delle vette, in un momento che resterà impresso nei loro ricordi e nei loro cuori. La gioia del traguardo raggiunto è stata ancora più grande dopo l'abbraccio con le loro bambine Amalia, due anni, Lara, 18 mesi e Nicol, 11 mesi.
Un’avventura che unisce tradizione, sport e fede, e che testimonia come la forza della motivazione e della condivisione possa spingere l’uomo ben oltre i propri limiti.





