“Con orgoglio e timidezza vi presento la mia mostra - racconta Simona Ghigo - Timidezza perché le mie opere sono intime, parlano di me, delle mie difficoltà, ma anche e soprattutto, della possibilità di trasformarle attraverso i colori. E’ quello che faccio con la mia arte: immergermi in ciò che sento e trasformarlo attraverso l’alchimia dei colori”.
All’interno dell’ex Lazzaretto di Caudano, in frazione di Stroppo, è visitabile ancora fino a domenica 17 agosto la suggestiva “Essere ancora felici”.
Gli acquerelli di questa bravissima artista sono la sua rinascita da una ferita profonda, quello che lei stessa definisce “tsunami” e che ha invaso sia il corpo che l'anima:
“Dopo lo tsunami che travolge e rapisce la vita, emergono prepotenti i colori, la materia prima dell'artista, che sulla carta narrano le energie e i sentimenti di un particolare istante. L'energia spontanea delle opere non può essere contenuta e si esprime principalmente in astratto, sebbene talvolta faccia ricorso a un figurativo profondamente simbolico.”
Ritrovarsi diversi, ma anche finalmente pronti per essere ancora felici: la mostra bene illustra i passaggi di questa profonda trasformazione interiore. Alcuni titoli delle opere sono in francese, a sottolineare il profondo legame dell'artista con questa terra e questa lingua.
L’esposizione è aperta tutti i giorni. “Ringrazio il Comune di Stroppo per la disponibilità, il supporto e l’opportunità di utilizzare questo spazio ricco di fascino e permeato di storia”.
L’arte diviene così risposta, il cercare ed esprimere l’essenza. Le opere di Simona Ghigo sono un viaggio che necessita di essere fatto in punta di piedi, delicato e profondo percorso di indagine emotiva. Ogni tratto, ogni colore diviene racconto e, soprattutto, il custode di esso. La parola “prezioso” ha davvero significato.







