"Riproponiamo a seguire uno degli articoli più letti della settimana. Prima uscita martedì 26 agosto.
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42 ore e 14 minuti, per percorrere in solitaria 530 km in bici, 12 km a piedi con 4.800 m. di dislivello positivo, da Porto Tolle alla foce del Po, alla sommità del Monviso 3841, dal mare in cui sfocia il grande fiume, alla montagna dove nasce.
Marco Galliano, è riuscito a portare a termine la sua impresa sportivo - benefica “Una montagna di sorrisi” in cui ha unito la passione per la fatica che lo caratterizza con l’obiettivo di sostenere, grazie alla rete del dono, l’associazione Il fiore della vita odv, che opera nella Pediatria, Neonatologia e Oncoematologia pedriatrica dell’ospedale di Savigliano diretta da Maria Eleonora Basso.
Si era dato un tempo massimo di 54 ore. E’ riuscito a chiudere l’impresa prima.
Ma ha avuto anche il momento di crisi assoluta. “Un crollo: pensavo di buttare la spugna" racconta. "Ero stremato, le forze mi hanno lasciato all’improvviso. Ho faticato incredibilmente a raggiungere il rifugio Quintino Sella, dopo aver indossato le scarpe da trail al Pian del Re e aver pedalato per tutta la notte precedente con fermate ogni 4 ore per rifocillarmi" ( Molto apprezzato da Galliano per rimettersi in sesto, il riso bollito con olio e parmigiano).
Nel pomeriggio di venerdì sono andato avanti da Crissolo al Pian del Re piangendo e faticando a respirare. Piangevo anche per l’emozione dell’impresa e per la tensione del successo della raccolta fondi".
Una raccolta che continuerà fino al 14 settembre https://www.retedeldono.it/iniziativa/marcogalliano/una-montagna-di-sorrisi.
Come è riuscito a continuare?
"Al rifugio sotto il Monviso, mi hanno preparato una minestra calda e mi sono un po’ ripreso, costringendomi a dormire alcune ore visto il vantaggio che avevo accumulato. Verso le prime ore del mattino, ho deciso di andare avanti, motivato dal pensiero che anche i bambini e ragazzi colpiti da malattia non devono mollare nelle fasi pù dure e continuare ad impegnarsi con il team sanitario, per uscire dal tunnel".
E' salito in cima al Re di Pietra accompagnato da Diego Bramardi e Fabrizio Rolle. "Sono arrivato in punta relativamente in fretta - racconta l'atleta saluzzese, esperto alpinista, snow boarder estremo, con titoli di campione sugli 8.000, che conosce bene la via della vetta, avendola raggiunto decina di volte.
Ma questa era la volta più significativa ed emotivamente più coinvolgente per lui e tutto il team che lo ha seguito nella sfida sportiva, ma soprattutto nella causa: regalare una montagna di sorrisi ai piccoli pazienti dell’Ospedale e alle loro famiglie. A loro Galliano fa un ringraziamento speciale per il grandissimo lavoro al suo fianco.

In reparto a Savigliano medici, infermieri, bambini, volontari lo hanno seguito sui social: (gallians_marco)
“Siamo ancora increduli per la forza e la determinazione di Galliano, grati a lui per i contributi che sono arrivati e che serviranno ad animare il reparto e rendere accogliente e stimolante la vita ospedaliera dei piccoli malati di tumore, insieme alle loro famiglie. Grazie Marco- affermano a nome di tutti Stefano Quaglia e Romina Panero de "Il Fiore della vita odv".
L’impresa è stata documentata da foto e video del fotografo videomaker saluzzese Paolo Cilli e a breve verrà presentata nell’ambito di alcune serate.
Molta riconoscenza da parte di Galliano per gli sponsor: Farmacia San Martino- Saluzzo, Birra Kaus , Reale Mutua Saluzzo, Eviso-Giro, Pizzeria Piedigrotta, gelateria Dabun, Mikybianco72, Acqua Eva, Giuggia Sport, Rifugio Quintino Sella,, Paolo Cilli fotografo, NWcurve, Accapi Italia, Stilgrafica.
GUARDA IL VIDEO (credits Paolo Cilli):























