Attualità - 13 settembre 2025, 06:04

Alba, una nuova sfida per la mobilità: meno auto e più abitudine attive. "Il 70% degli spostamenti interni non supera i tre chilometri"

L'assessore Edoardo Fenocchio: "Bici e camminate non sono alternative deboli, ma la chiave per liberare la città”

Alba, una nuova sfida per la mobilità: meno auto e più abitudine attive. "Il 70% degli spostamenti interni non supera i tre chilometri"

Non basta più parlare di strade e parcheggi. La vera sfida, ad Alba, è cambiare mentalità. L’assessore ai Lavori pubblici e alla Mobilità Edoardo Fenocchio mette al centro un dato che spiazza: "Il 30-40% del traffico cittadino è interno e, dentro questo segmento, quasi il 70% degli spostamenti riguarda distanze di due o tre chilometri. In gran parte siamo noi albesi a intasare le nostre strade con tragitti brevissimi. È qui che si gioca la partita".

La leva principale è quella culturale. "Tra i ragazzi delle superiori la bicicletta è percepita come un mezzo ‘da sfigati’. Ma in altre città simili alla nostra, per dimensioni e dotazione, l’uso della bici è molto più diffuso. Bisogna scardinare questa barriera mentale con campagne, linguaggi e modelli positivi: non basta tracciare piste o righe sull’asfalto".

La fotografia arriva da un’indagine commissionata dal Comune sugli spostamenti casa-scuola, con circa duemila risposte raccolte tra elementari e superiori. "È emersa la percezione di spazi fuori dalle scuole soffocati dalle auto, percorsi pedonali e ciclabili considerati inadeguati e un utilizzo del trasporto pubblico urbano ormai residuale nelle medie. Tutti segnali che ci impongono di cambiare approccio".

Il Comune ha ottenuto finanziamenti dalla Fondazione CRC per due progetti: la riqualificazione degli spazi davanti agli istituti attraverso percorsi di progettazione partecipata e il rilancio del trasporto pubblico scolastico. "Dobbiamo capire perché i bus urbani hanno percentuali di utilizzo risibili e rimodulare linee e mezzi. Meglio due bus piccoli e flessibili che un mezzo grande semivuoto. E, se serve, pensiamo anche a inserire accompagnatori per garantire sicurezza ai più giovani".

Fenocchio insiste sul ruolo individuale: "Ciascuno di noi deve chiedersi se dei dieci spostamenti quotidiani in auto, almeno uno o due non possano essere fatti diversamente. È di questo che parliamo: piccoli cambiamenti che, sommati, liberano la città".  Dietro questo cambio di prospettiva, c’è anche l’obiettivo di ricondurre le competenze oggi frammentate in un ufficio unico per la mobilità: "Solo così – conclude l’assessore – potremo fare sintesi e dare continuità alle politiche. Ma il punto di partenza resta uno: non possiamo più accontentarci di vedere le scuole assediate da veicoli privati e considerarlo inevitabile. Alba deve imparare a muoversi in modo diverso".

I progetti, insieme al percorso di riorganizzazione interna del Comune sul tema della mobilità, verranno illustrati nel dettaglio giovedì alle 18 in sala Riolfo.

Daniele Vaira

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU