Politica - 13 settembre 2025, 15:30

Il gruppo “La nostra provincia” e i dubbi sul Piano Socio-Sanitario 2025-2030 della Regione Piemonte

Presentato al Consiglio Provinciale di Cuneo e al Presidente della Provincia Robaldo un ordine del giorno: tra le criticità denunciate, l'assenza di cronoprogrammi e impegni finanziari certi e la mancanza di un piano straordinario per il personale sanitario

Il gruppo consiliare "La nostra provincia" ha presentato al Consiglio Provinciale di Cuneo e al Presidente della Provincia, Luca Robaldo, un ordine del giorno contenente osservazioni e proposte al Piano Socio-Sanitario 2025-2030 della Regione Piemonte.

Il documento, che si chiede venga trasmesso alla Regione Piemonte, al Consiglio Regionale e alle ASL del territorio, evidenzia come, pur condividendo i principi di universalismo, equità e centralità del Servizio Sanitario Pubblico, il Piano presenti significative lacune operative: assenza di cronoprogrammi e impegni finanziari certi; mancanza di un piano straordinario per il personale sanitario, oggi in forte sofferenza soprattutto nelle discipline più critiche; scarsa chiarezza sulle priorità degli investimenti e tempi incerti per la realizzazione dei nuovi ospedali; rischio di strutture territoriali sottodimensionate, come le Case della Comunità, prive di adeguato personale e funzioni definite; carenza di attenzione alla dimensione sociale, con particolare riferimento alla salute mentale, al sostegno ai minori, alla disabilità e all’emergenza abitativa.

Con l’ordine del giorno, il gruppo La nostra provincia chiede che il Piano diventi un vero strumento operativo, con tempi, risorse e responsabilità chiaramente definiti, una governance condivisa che coinvolga gli enti locali e una reale integrazione tra sanitario, sociale e terzo settore per rispondere in modo concreto ai bisogni delle comunità.

«Il nostro obiettivo – dichiarano i consiglieri di "La nostra provincia" Davide Sannazzaro, Stefania D’Ulisse, Loris Emanuel e Alberto Gattoè dare voce a tutte le sensibilità del territorio e chiedere che la sanità provinciale e regionale possano contare su strumenti chiari, risorse adeguate e una programmazione trasparente. La salute e il benessere dei cittadini devono essere la priorità, e occorrono scelte operative, non solo dichiarazioni di principio».

comunicato stampa

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