Economia - 16 settembre 2025, 09:30

Che sia un 5 mille, ma per davvero

Le ACLI provinciali cuneesi chiedono al Governo e al Parlamento di eliminare il tetto del 5 per mille, che impedisce ad enti ed associazioni il totale utilizzo dei fondi liberamente destinati a loro dai contribuenti

Che sia un 5 mille, ma per davvero

Le ACLI provinciali cuneesi aderiscono alla campagna promossa da @VITA con 65 enti di rilevanza nazionale nel Terzo settore (tra cui AIL contro le leucemie, linfomi e mielomi, Associazione italiana sclerosi multipla, Unicef, Emergency, Banco Alimentare, Fondazione Veronesi, Comunità Papa Giovanni, Agesci e tante altre), per chiedere al Governo e al Parlamento di eliminare il tetto del 5 per mille

Nell’ultima edizione i contribuenti italiani, attraverso il 5 per mille, hanno destinato agli enti aderenti 604 milioni di euro, che però non potranno essere utilizzati del tutto dai destinatari, perché il tetto di spesa fissato dallo Stato per il 5 per mille è fermo, da anni, a 525 milioni di euro.

Ciò significa che 79 milioni di euro, invece di andare a enti che si occupano di ricerca scientifica e sanitaria, di tutela del paesaggio e dei beni culturali, di sport, di aree protette, di attività sociali e culturali, rimarranno nella disponibilità dello Stato, senza alcun vincolo di utilizzo.

79 milioni di euro che spettano loro, perché 18 milioni di contribuenti italiani hanno deciso così, firmando il 5 per mille.

Come promotori dell’appello chiediamo che venga rispettata la volontà dei contribuenti italiani e chiediamo al Governo e al Parlamento di eliminare il tetto del 5 per mille per permettere agli enti e associazioni di utilizzare i fondi liberamente destinati a loro dai contribuenti

Togliere il tetto non significa introdurre una nuova spesa, ma rispettare la volontà dei cittadini e permettere ai destinatari del 5xmille di continuare ad operare per il bene comune. 

C.S.

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