Lo scorso 8 settembre ha preso ufficialmente il via il nuovo anno scolastico 2025/26 alla Scuola Agraria di Grinzane Cavour, che ha aperto le proprie porte in un contesto di profondo rinnovamento degli spazi interni ed esterni, grazie al radicale intervento di ristrutturazione degli ambienti, che sono oggi più moderni, funzionali ed ecosostenibili. Un caloroso momento di accoglienza è stato dedicato in particolare agli studenti della classe prima: ai nuovi alunni sono stati riservati alcuni giorni introduttivi in cui è stata presentata la scuola con i suoi laboratori, l’azienda agraria e le peculiarità del territorio circostante. Un percorso di scoperta che li ha condotti a conoscere, insieme ai propri docenti, il Castello di Grinzane Cavour, autentico simbolo della storia locale, le colline riconosciute patrimonio UNESCO, i percorsi culturali dedicati alla coltivazione della vite che si snodano nel paese e la Nocciola gigante del Belvedere di Pepè, proprio antistante la sede scolastica, che rappresenta un omaggio alla coltura corilicola, elemento identitario delle Langhe e del Roero.
Nei giorni immediatamente successivi, le diverse classi sono state coinvolte nella raccolta delle ultime nocciole della stagione. Parte del raccolto provenienti dai circa due ettari di noccioleto didattico verrà trasformato nel laboratorio agroalimentare di recente realizzazione con i fondi PNRR, una struttura moderna che consente di seguire l’intero percorso di lavorazione, dalla sgusciatura alla tostatura e pralinatura, valorizzando così in chiave didattica una delle produzioni più rappresentative del territorio. Parallelamente, gli studenti si preparano ad affrontare la vendemmia delle uve di Nebbiolo atto a Barolo DOCG, tappa fondamentale del calendario agricolo che prenderà il via nelle prossime settimane. Anche in questo caso, i ragazzi avranno l’opportunità di seguire in prima persona tutte le fasi della filiera, dalla raccolta dei grappoli fino alle operazioni di vinificazione in cantina, vivendo un’esperienza formativa che unisce teoria e pratica. La pratica di gestione vitivinicola, grazie all’estensione di oltre 10 ettari dei vigneti della scuola ed alla cantina sperimentale della sede centrale di Alba, permetteranno agli allievi di immergersi in un contesto di vera e propria azienda simulata, in cui le competenze lavorative di ognuno potranno maturare ed esprimersi al meglio.
Accanto alle attività legate al noccioleto ed al vigneto, il nuovo anno porta con sé anche l’avvio del ricco programma didattico che caratterizza la Scuola Agraria. Gli studenti saranno impegnati nei laboratori scientifici dedicati alla biologia, alla chimica, approfondiranno le tecniche di lavorazione nella serra didattica e si dedicheranno alla coltivazione e gestione delle principali produzioni agricole, dalle colture frutticole e orticole a quelle cerealicole e floricole, nonché alla zootecnia e relativi derivati carnei e caseari. Non mancheranno momenti di focus sulla gestione amministrativa delle aziende agrarie e dell’autoimprenditorialità, percorsi legati all’economia agraria, al marketing ed alla logistica, pensati per formare figure capaci di interpretare in maniera completa e consapevole il settore primario e le sue sfide future. Il modello formativo si propone come un percorso che unisce conoscenze teoriche, esperienze pratiche e valorizzazione del territorio, offrendo agli studenti una visione integrata tra tradizione, innovazione e sostenibilità. Per gli studenti della classe terza, uno step intermedio importante, preliminare all’Esame di Stato conclusivo del quinto anno, sarà rappresentato nel mese di maggio 2026 dal conseguimento della qualifica regionale di Operatore agricolo professionale, titolo utile per affrontare nell’immediatezza e con maggiore professionalità e competenza il mercato del lavoro.
L’avvio del nuovo anno scolastico conferma dunque la vocazione della Scuola Agraria di Grinzane Cavour a coniugare formazione tecnica e pratica quotidiana, valorizzazione del territorio e sensibilità verso la sostenibilità, offrendo agli studenti un percorso che li rende protagonisti non solo delle attività agricole, ma anche del più ampio processo di crescita culturale ed economica che caratterizza le Langhe ed il Roero e il loro patrimonio agroalimentare e culturale.











