Attualità - 23 settembre 2025, 13:55

Ancora una violenta protesta e minacce di autolesionismo al carcere di Cuneo. Osapp: "Situazione oltre ogni limite, detenuti fuori controllo"

Il nuovo episodio si è verificato nella tarda serata di ieri, lunedì 22 settembre. Si è reso necessario richiamare del personale fuori servizio con kit antisommossa per contenere la rivolta, durata due ore e risolta fortunatamente senza feriti

Immagine di repertorio

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Continuano le segnalazioni di aggressioni e nuovi disordini nella casa circondariale di Cerialdo.

Ormai il carcere di Cuneo ha superato ogni limite di tollerabilità, andando ben oltre le finalità istituzionali dell’esecuzione penale. È diventato un teatro di emergenze continue. Il personale è lasciato solo ad affrontare situazioni ingestibili.

È quanto dichiara Leo Beneduci, Segretario Generale dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), a seguito dell’ennesimo grave episodio verificatosi nella tarda serata del 22 settembre 2025.

Nel reparto accoglienza dell’istituto, due detenuti di origine nordafricana, in evidente stato di alterazione, hanno dato luogo a una violenta protesta, minacciando atti di autolesionismo con oggetti contundenti e tentando persino di appiccare il fuoco alla cella. Solo grazie al pronto intervento del personale, richiamato in servizio e dotato di kit antisommossa, si è evitato il peggio. L’episodio si è protratto per oltre due ore e per fortuna senza nessun ferito.

Parliamo di un carcere – prosegue Beneduci – da troppo tempo abbandonato, senza risposte concrete da parte dell’amministrazione regionale e centrale. Il personale è esausto, privo di strumenti adeguati, e si trova a fronteggiare una popolazione detenuta sempre più difficile da gestire. Le istituzioni devono intervenire subito. Quello che accade a Cuneo non è più accettabile.

L’Osapp chiede un intervento urgente del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, per ripristinare condizioni minime di sicurezza all’interno dell’istituto e riconoscere la professionalità e il sacrificio quotidiano del personale di Polizia Penitenziaria, che continua a operare con senso del dovere e spirito di servizio in condizioni sempre più difficili.

Redazione

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