"La tragedia che si è consumata oggi a Limone è la continuazione di una strage inarrestabile. Ogni giorno si contano morti e feriti. E' una guerra silenziosa che ha dei responsabili e che noi abbiamo provato a individuare e a chiamare in causa durante la campagna referendaria di primavera. Servono interventi concreti che partano da un aumento della pianta organica degli organismi ispettivi della provincia di Cuneo. La deterrenza garantita dai controlli preventivi serve a salvare vite umane. Chi sostiene il contrario è in malafede e si rende complice della strage". Questa la posizione di Piertomaso Bergesio CGIL Cuneo e Nicola Gagino FILLEA CGIL Cuneo.
A loro fa eco Cogliandro Massimo Fillea Cgil Torino Piemonte: "Non si può continuare a morire così, se è vero che la piaga degli infortuni sul lavoro è una priorità allora è necessario istituire una procura nazionale super specializzata in materia di salute e sicurezza sul lavoro, come si è fatto per contrastare le mafie. Siamo vicini alla famiglia del lavoratore e ci stiamo già attivando per gli interventi necessari di tutela presso la Cassa Edile di Torino dove risulta essere iscritto il lavoratore , una strage senza fine".





