Attualità - 03 ottobre 2025, 08:52

Prosegue il viaggio in Ucraina di Pietro Carluzzo. La delegazione Acli è arrivata a Kiev

La prima testimonianza del giovane insegnante cuneese: “La situazione, per quanto apparentemente normale, porta ad uno stato di stress, tensione e rassegnazione della gente”

Pietro Carluzzo e Andrea Villa, vicepresidente di Acli Lombardia

Pietro Carluzzo e Andrea Villa, vicepresidente di Acli Lombardia

Il “Giubileo della Speranza in Ucraina”, viaggio organizzato dal MEAN – Movimento Europeo di Azione Nonviolenta, che vede tra i partecipanti due cuneesi, Pietro Carluzzo e Alberto Ubezio, ha trascorso la prima giornata a Kiev, in attesa di spostarsi oggi, venerdì 3 ottobre a Kharkiv, località molto vicina al confine russo.

La delegazione Acli, insieme agli oltre cento partecipanti italiani ai corpi civili di pace del MEAN, è stata accolta in piazza Maidan, cuore della città ferita dalla guerra, dal nunzio apostolico monsignor Visvaldas Kulbokas, che ha affermato:

Ripongo grande fiducia nei corpi civili. Perché la guerra non si risolve con i mezzi politici né tantomeno con i mezzi militari. Ci vuole un’idea. E voi uomini e donne che venite dall’Italia non siete una realtà tra tante. Siete una forza di umanità”.

Il diario di Pietro Carluzzo, giovane insegnante dell’ISS Giolitti-Bellisario di Mondovì, si è riempito delle prime impressioni “a caldo” sulla situazione in Ucraina:

“Abbiamo saputo che Kharkiv è stata bombardata questa notte con quattro CAB (bombe plananti da 1500 kg), 49 droni e alcuni missili balistici. Il bilancio è di sei feriti, abitazioni danneggiate e un intero mercato distrutto. Qui a Kiev la situazione, per quanto si sia presentata apparentemente normale, porta ad uno stato di stress, tensione e rassegnazione delle persone, che controllano continuamente un’app di cui non possiamo fare a meno https://apps.apple.com/app/id1611955391.

Nel momento in cui arriva l’allarme sull’app o in città, ci si rifugia nella metro o in qualsiasi galleria si trovi nelle vicinanze, per rimanerci fino ad allarme concluso, come è capitato anche a noi. Ora ci dirigeremo verso il confine russo, dove staremo due notti.

Il Giubileo della Speranza in Ucraina è un pellegrinaggio che vuole restituire dignità e speranza a un popolo segnato da anni di conflitto ed è composto da 110 persone, provenienti da tutta Italia, tra cui famiglie, sindaci, associazioni come le Acli e movimenti di vario genere.

Prossimamente le notizie dal diario di Pietro.

Buon viaggio.

Silvano Bertaina

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