Bra è sempre più rosa: da un lato la tradizionale campagna di “Ottobre rosa”, dall’altro il volontariato instancabile dell’associazione “Noi come Te”, che ha appena celebrato 10 anni di attività.
La festa di sabato 25 ottobre è stata l’occasione per sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, oltre che a informare la platea femminile sui corretti e sani stili di vita da adottare.
Un biglietto da visita per la città della Zizzola, che si conferma leader nel campo dell’impegno sociale e che attraverso le sue associazioni riesce a trasmettere valori di aggregazione e solidarietà.
A partire dalla passeggiata in rosa, 3 km di solidarietà e circa 200 adesioni per un messaggio che, anno dopo anno, sempre più donne raccolgono, fanno proprio e rilanciano, con una maglia rosa addosso, colore simbolo di cura, prevenzione e speranza.
I numeri della giornata raccontano come l’associazione guidata da Norma Costantino sia riuscita a raggiungere un bacino di pubblico più ampio che si è a sua volta riflesso sulle varie iniziative: aperitivo in rosa, intrattenimento per i bimbi con gli amici della danza, Tai chi con Simone Casavecchia, corso di trucco e uncinetto, flash mob di Danza e Babywearing con Valentina e Emilia e il concerto rock dei Wannabe.
Gran finale con il taglio della torta offerto da Donatella del Caffè Posta in ricordo di un angelo speciale: Adelaide, una moglie, una donna, un’amica.
Tumore al seno: i numeri
Innamorata della vita, della sua famiglia, Adelaide Colombano ha lottato contro un tumore che il 14 giugno 2024 le ha tolto la vita, una vita spezzata a soli 30 anni, spazzata via in un attimo.
La sua storia è comune a quella di tantissime donne. Il tumore al seno, infatti, è la neoplasia più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 30% di tutti i tumori maligni che colpiscono le donne. Ogni anno in tutto il mondo vengono diagnosticati più di un milione di casi di cancro della mammella, di cui 53mila solo in Italia.
E se la ricerca scientifica fa progressi, lo screening e la diagnosi precoce rimangono sempre l’arma migliore per contrastarlo.

Fattori di rischio
Con fattori di rischio si intendono tutti quegli elementi che sono in grado di condizionare l’aumento delle possibilità di originare una certa malattia. Ciò non significa poi sviluppare per forza quella malattia.
Le statistiche dimostrano, infatti, come la metà delle donne che sviluppano il cancro al seno non presentino fattori di rischio apparenti, altre invece con più fattori di rischio non contraggono mai la malattia.
I fattori di rischio si distinguono in fattori non modificabili e fattori modificabili.
Fattori non modificabili: sono quelli che non dipendono da noi e sono l’età (più si va avanti con l’età più aumenta il rischio di contrarre la malattia), la storia personale, l’ereditarietà, primo ciclo mestruale precoce, menopausa tardiva, assenza di gravidanze.
Fattori di rischio modificabili: si tratta di fattori di rischio legati ad abitudini e stili di vita. Sovrappeso e obesità possono essere una conseguenza di stile di vita sedentario e di diete ricche di zuccheri e grassi che pertanto aumentano il rischio di contrarre la malattia insieme al consumo eccessivo di alcol.
Prevenzione tumori al seno: la visita senologica
Lo screening e la diagnosi precoce rimangono l’arma più efficace per contrastare il tumore al seno.
La visita senologica consiste nell’esame clinico completo della mammella da parte di un medico specializzato. Prima di tutto, il senologo raccoglierà ogni tipo di informazione utile nell’eventuale diagnosi: familiarità, comparsa menarca, inizio menopausa, utilizzo di terapie ormonali, gravidanze, alimentazione, stile di vita. Solo dopo questa valutazione il senologo procede con l’esame clinico che inizia con l’osservazione e si conclude con la palpazione.
In generale, le linee guida, consigliano la visita annuale solo dopo i 40 anni, mentre dopo i 50 si consiglia fortemente anche la mammografia. In presenza di fattori di rischio, una donna dovrebbe iniziare già a 20 anni ad eseguire controlli annuali di prevenzione di tumore al seno eseguiti da uno specialista senologo.
I programmi di screening per la prevenzione del tumore al seno messi a disposizione gratuitamente dal Ministero della Salute, si rivolgono a donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e consistono in una mammografia (esame fondamentale per la diagnosi del tumore alla mammella) ogni due anni.
Prevenzione tumori al seno: l’autopalpazione
Altro step importante è l’autopalpazione, una tecnica che permette a ogni donna di conoscere i cambiamenti del proprio seno se effettuata regolarmente. Ciò, non significa che può sostituire la visita o gli altri esami come ecografia o mammografia, è solo un di più che consente ad una donna di individuare precocemente eventuali mutazioni della mammella così da rivolgersi tempestivamente al proprio medico di fiducia per un’eventuale diagnosi.
È comunque buona prassi sottoporsi ad una visita senologica almeno una volta l’anno, a prescindere dall’età.





