Pietro Claro era per tutti “Petu”, una storia nella storia di una valle, la Valle Maira, che si racconta soprattutto attraverso la vita e quelle sue indelebili impronte.
Originario della borgata Chiosso di Elva, Petu aveva 89 anni. In famiglia, con lui, erano cinque figli, quattro fratelli ed una sorella: i genitori lavoravano la terra e lui, già da piccolo, aveva iniziato a lavorare come pastore da una zia in borgata Dao.
Una vita segnata dalla guerra e dai sacrifici. Tanti i lavori svolti nel corso degli anni, dall’operaio al boscaiolo, dal contadino al margaro: nei mesi freddi Petu lavorava a Fossano, mentre d’estate saliva agli alpeggi.
Conosceva il segreto del buon Nostrale: una tempra, la sua, del vero montanaro. Dell’infanzia ricordava anche la scuola elementare, la scuola e la classe numerosa, quella sua poca voglia di studiare; ricordava l’appuntamento poi nelle stalle con i vecchi ed i loro racconti, il fare il pane una volta all’anno in concomitanza con i Santi e quel sapore del latte con il pane.
La libertà è l’amicizia sono stati, nel corso della sua vita, i suoi valori più importante. Tanti i racconti da parte sua, di come un tempo era la vita. Proprio per questo lascia in molte persone l’affetto ed il ricordo di sorrisi condivisi.
Petu resterà nel cuore dei nipoti Oreste, Giampiero con Irma e Remo con Luciana, dei pronipoti e parenti tutti. I suoi funerali si sono svolti questo pomeriggio, giovedì 30 ottobre, nella Parrocchia di Elva.





