Riproponiamo qui uno degli articoli più letti della settimana appena conclusa, pubblicato martedì 28 ottobre.
Un sistema che fa acqua da tutte le parte, di cui sono scontenti i cittadini e anche i sindaci.
Con estrema franchezza il sindaco di Mondovì, Luca Robaldo, ieri sera, lunedì 27 ottobre, è intervenuto all'assemblea ACEM, durante la quale sono state rinnovate le cariche, a seguito delle dimissioni del presidente Michele Odenato, sostituito da Andrea Ferro, sindaco di Paroldo, eletto con voto unanime.
"Non partecipo mai alle Assemblee di ACEM perché il nostro Comune è ottimamente rappresentato dal Vicesindaco Campora - spiega il sindaco Robaldo -. Ieri, però, ho concordato con lo stesso Campora di parteciparvi proprio al fine di esprimere ciò che sento da tanti concittadini e cioè profonda delusione per un servizio che non è all'altezza delle aspettative (e delle bollette) che tutti noi abbiamo".
Senza mezzi termini il sindaco ha evidenziato quello che, da anni, i cittadini lamentano: disservizi nella raccolta rifiuti porta a porta, telefonate e richieste infinite per la consegna dei mastelli per effettuare la raccolta che sembrano non essere mai disponibili, in certi casi l'attesa non è di mesi, ma di anni.
Robaldo, che da sempre si è contraddistinto per cercare un dialogo diretto con i cittadini (rispondendo sui social, fornendo anche il proprio numero personale per consentire un confronto anche in caso di critiche, ndr) ci ha messo la faccia e ha detto chiaro e tondo quello che tutti pensano: il sistema non funziona e qualcosa deve cambiare. Un gesto che è stato appoggiato da molti dei presenti in sala.
"Chiedo soltanto - conclude Robaldo - che ACEM faccia rispettare i contratti e che ne verifichi la puntuale applicazione".





