Saviglianese - 22 novembre 2025, 20:33

A Racconigi gli studenti dell’Arimondi-Eula riscoprono e raccontano i tesori nascosti della loro scuola

Una Madonna quattrocentesca in grave degrado ispira un percorso aperto alla città: ora gli studenti chiedono un intervento di restauro

A Racconigi gli studenti dell’Arimondi-Eula riscoprono e raccontano i tesori nascosti della loro scuola

Racconigi ha scoperto, insieme ai suoi ragazzi, un pezzo della propria storia. Una storia rimasta celata per anni in una stanza dell’Arimondi-Eula, dove una Madonna della Misericordia del Quattrocento, attribuita a Giorgio Turcotto, continua a resistere nonostante un degrado ormai avanzato. Da questa presa di coscienza è nato il progetto degli studenti del Liceo: far conoscere l’opera, raccontarla alla città e richiamare l’attenzione sulla necessità di un restauro conservativo.

L’edificio che oggi ospita l’Istituto, prima di diventare scuola alla fine dell’Ottocento, fu per secoli un convento dei Servi di Maria. Il passato è ancora ben presente nelle sue stanze, non solo nell’affresco della Madonna del Manto, ma in altre testimonianze artistiche custodite nei corridoi e nei locali più antichi. Da qui l’idea degli studenti di dedicare una mattinata speciale ai tesori dell’edificio, trasformando la scuola in un luogo di racconto e memoria.

L’evento si è svolto sabato 22 novembre, davanti a un pubblico numeroso composto da famiglie, docenti, cittadini e studenti delle diverse classi. Gli alunni hanno preparato una rievocazione storica in costume, riportando in vita figure che abitarono la Racconigi del Quattrocento. Il percorso guidato ha condotto i visitatori anche all’esterno, in piazza Muzzone e nella chiesa di Santa Croce, dove è conservato il coro ligneo barocco che un tempo ornava la sala capitolare del convento.

Gli studenti hanno partecipato con entusiasmo, animati dal desiderio di difendere un patrimonio che rischia di scomparire proprio nel luogo in cui si studiano l’arte e la sua tutela. “È diseducativo, oltre che doloroso, vedere il dipinto sgretolarsi sotto gli occhi di tutti”, hanno ribadito gli organizzatori, chiedendo che l’impegno della comunità scolastica trovi ora riscontro nelle istituzioni.

La richiesta è chiara: la Provincia di Cuneo, proprietaria dell’edificio, è chiamata a non deludere i ragazzi e ad avviare un percorso concreto di restauro. Nel frattempo la scuola continua il proprio lavoro di apertura verso il territorio: la sede dell’I.I.S. Arimondi-Eula sarà visitabile per l’orientamento degli studenti di terza media domenica 30 novembre, dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.

redazione

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