Attualità - 24 novembre 2025, 06:03

La linea Ceva-Ormea ripartirà davvero? Dopo un anno dall'annuncio, tutto tace

Il presidente dell'Unione Montata Alta Val Tanaro, Giorgio Ferraris: "Chiediamo alle autorità regionali di convocare un incontro. A oggi non abbiamo avuto alcuna informazione sui finanziamenti e sui tempi di realizzazione dei lavori ritenuti necessari per la riattivazione"

La linea Ceva-Ormea ripartirà davvero? Dopo un anno dall'annuncio, tutto tace

"Che fine ha fatto il progetto per la riapertura della Ceva-Ormea?". 

È questa la domanda cui cercando risposta gli amministratori e i cittadini dei Comuni dell'Alta Val Tanaro. 

"Abbiamo apprezzato e accolto con entusiasmo la notizia del provvedimento che prevede la riattivazione del servizio pubblico sulla linea ferroviaria Ceva Ormea, che risale a più di venti mesi fa - spiega il presidente dell'Unione Montana Alta Val Tanaro e sindaco di Ormea, Giorgio Ferraris -.La popolazione della valle è sempre stata molto legata e interessata alla linea ferroviaria, che ha favorito lo sviluppo industriale e turistico dell'Alta Val Tanaro agli inizi del Novecento e ha garantito ai residenti, per più di un secolo, i collegamenti con i centri e i servizi della pianura cuneese e con la rete ferroviaria nazionale".

Le amministrazioni e i cittadini di tutta la Valle avevano a suo tempo manifestato una fortissima reazione al decreto del Ministero dei Trasporti del 1985 che ne prevedeva la chiusura, riuscendo a mantenere il servizio ferroviario fino alla decisione di sospensione adottata dalla Giunta Regionale nel 2012.

Negli ultimi anni il servizio pubblico alternativo su strada ha dimostrato grandissime lacune e difficoltà, sia per la sicurezza che per la qualità del servizio, culminate nei sequestri dei mezzi e nelle indagini della magistratura in corso (leggi qui).

"Dopo il provvedimento che prevede il ripristino del servizio di trasporto pubblico ferroviario sulla Ceva Ormea e la stipula del relativo contratto - proseguono dall'Unione Montana -, abbiamo avuto notizia della necessità di realizzare importanti lavori per rendere l'infrastruttura adeguata ai criteri previsti per lo svolgimento del servizio pubblico, che avrebbero fatto slittare l'avvio del servizio al 2028.

È trascorso più di un anno da queste comunicazioni ma, ad oggi, non abbiamo avuto alcuna informazione sui finanziamenti necessari e sui tempi di realizzazione di questi lavori".

Porta la data del 27 marzo 2024 l'annuncio fatto dal governatore Alberto Cirio a Manta, in occasione del tour per illustrare il programma di riaperture delle ferrovie cuneesi, definito insieme a Rete Ferroviaria Italiana, all’Agenzia Mobilità Piemontese e a Longitude Holding. In quell'occasione, con la presenza di moltissimi amministratori locali, con l'assessore Marco Gabusi, e il consigliere Luigi Genesio Icardi per la Regione e Matteo Arena, amministratore di Longitude Holding, Cirio aveva detto: "Per far andare i treni servono le rotaie e i treni. Le rotaie saranno interessate da interventi di RFI per 70 milioni di euro complessivi, 40 qui e 30 sulla Ceva-Ormea, per rendere idonea la strada ferrata. Quello che mancava era chi mettesse i treni. Trenitalia non aveva interesse per queste tratte. Abbiamo attivato una ricerca di mercato e verificato nel mondo se c'erano vettori disponibili e a che prezzo. Questa è Longitude, che ha fatto un'offerta. C'è stato un ricorso di Trenitalia, respinto. E abbiamo proceduto con l'aggiudicazione. Io ho in mano la determina firmata dal direttore generale dell'Agenzia della Mobilità che aggiudica il servizio alla Longitude di Torino".

Così a fine gennaio 2025 sono tornate le corse lungo la Cuneo-Saluzzo-Savigliano. Tre anni più tardi, dal 2028, dovrebbe esserci invece il il ritorno dei treni, dieci al giorno, anche sulla Ceva-Ormea, ma al momento tutto tace.

A 30 milioni di euro corrisponde l’impegno economico necessario per riportare in funzione in Val Tanaro. 

"Chiedo - conclude Ferraris - alle Autorità Regionali in indirizzo di voler cortesemente convocare un incontro con tutti gli attori interessati, nella sede che riterranno opportuna, per avere informazioni certe sui tempi e sulla realizzazione dei lavori. Assicuro la collaborazione da parte degli Amministratori e delle Comunità locali, che hanno apprezzato l'impegno della Giunta Regionale in proposito, per qualsiasi iniziativa che possa essere di supporto alla ripresa del servizio ferroviario".

Arianna Pronestì

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