Al Direttore - 03 dicembre 2025, 13:18

Col camion ha perso il carico a una rotonda di Barolo: "Quanto odio in quei commenti dopo l’incidente"

Ci scrive l’autista del mezzo pesante suo malgrado protagonista di un sinistro sulla Provinciale 3: "Quel manufatto correttamente assicurato, come faccio da 35 anni"

Le immagini che testimoniano la posa delle cinghie con le quali il carico era stato ancorato e la presenza delle cinghie dopo l'incidente

Le immagini che testimoniano la posa delle cinghie con le quali il carico era stato ancorato e la presenza delle cinghie dopo l'incidente

Riceviamo e pubblichiamo

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Gentile direttrice,

le chiedo un poco di spazio per meglio precisare il contenuto di una notizia pubblicata dal suo giornale nella giornata di lunedì 1° dicembre (leggi qui).

Sono il malcapitato autista del mezzo pesante che alle ore 11.20 di quella giornata ha perso il proprio carico percorrendo la piccola rotatoria presente all’ingresso di Barolo.

La rotonda è quella che si si incontra scendendo in paese lungo la Strada Provinciale 3, all’incrocio con la Sp 58.

Io nello specifico arrivavo dalla Fondovalle Tanaro ed ero diretto verso la tangenziale albese. Per conto della ditta di Cavallermaggiore per la quale lavoro stavo trasportando la base di un grande macchinario diretto a un’azienda di Tortona, in provincia di Alessandria.

Giunto sulla rotonda, il rimorchio del camion ha subito su sobbalzo che ha fatto muovere il carico verso destra. Nonostante questo fosse stato legato e assicurato al rimorchio a regola d’arte, come si può bene vedere nelle immagini scattate in fase di preparazione del viaggio (vedi allegati), lo stesso è scivolato oltre il cassone e precipitato a terra.

Si è trattato di un incidente avvenuto nonostante avessi correttamente assicurato al rimorchio il pesante oggetto del trasporto.

E’ un’operazione che è stata fatta con cura e diligenza, come sono abituato a fare dal 1990, tanti sono gli anni di esperienza alla guida di autotreni che ho sommato nei miei 54 anni di età, senza mai incappare in una simile disavventura.

Ho letto soprattutto sui social commenti alla notizia che ho trovato ingiusti e davvero poco generosi, nei miei confronti. Giudizi coi quali persone prive di una competenza specifica si sono arrogate con faciloneria il diritto di esprimersi su questa disgrazia, imputando al sottoscritto colpe gravi in quanto al rispetto della necessaria diligenza professionale.

Si tratta di una cattiva pubblicità che ritengo ingenerosa e immeritata sia nei confronti del sottoscritto che dell’azienda per la quale da anni lavoro rilevandole la serietà che lei richiede al sottoscritto e ai miei colleghi nella nostra attività di ogni giorno.   

Lettera firmata

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