Giovedì 11 dicembre, alle ore 21, presso la Sala Sant'Agostino in piazza Arimondi a Savigliano, la Biblioteca Civica “L. Baccolo” e l'Informagiovani organizzano la presentazione del libro "18+1" di Monica Cristina Gallo.
Il volume ha l'ambizione di porre attenzione a un fenomeno crescente nell'ambito della società italiana contemporanea: i giovani nel rapporto con le istituzioni della giustizia, del carcere,
"18 + 1 diciotto anni e un giorno - Il perimetro del vuoto e della solitudine: giovani perduti nelle carceri per adulti" pone sul tavolo del confronto e del dibattito la questione dell'esecuzione penale dei cosiddetti giovani adulti, fra i 18 e i 25 anni, nel contesto di un sistema penitenziario affetto da croniche carenze strutturali e di personale e dal crescente numero delle persone detenute.
In Italia, all’inizio del 2025, si contavano oltre 5000 giovani detenuti under 25 ristretti nelle carceri per adulti: al 30 giugno 2023 erano 3274, con un incremento di quasi 1800 unità in meno di 18 mesi. A ottobre 2024 un detenuto su otto dell'intera popolazione penitenziaria di oltre 63.000 apparteneva a questa fascia di età, facendo registrare una crescita del 35% rispetto all’anno precedente. Nel contempo si è allargato l'allarme sociale in riferimento ai reati compiuti da giovani, giovanissimi, minori non accompagnati o baby gang e, anche a seguito di alcune riforme di legge, è di fatto raddoppiata anche la popolazione giovanile presente nei 17 Istituti Penali per Minori presenti oggi nel nostro Paese.
L'autrice, per dieci anni Garante delle persone private della libertà della Città di Torino, ove è presente sia la Casa Circondariale delle Vallette che l'Istituto Penale Minorile “Ferrante Aporti”, sottolinea come "ogni giovane che entra in un carcere per adulti è un giovane che perdiamo. È una vita che, da quel momento, viene intrappolata in un sistema che non è più in grado di offrire speranza, ma solo una continua ripetizione di errori. Ogni ragazzo che varca quella soglia entra in un mondo dove la rieducazione è solo una parola vuota e le opportunità di riscatto si riducono a briciole. I ragazzi imparano a stare dentro quel mondo con cinismo e disillusione, perdendo quasi ogni possibilità di vedere una via d’uscita. E, mentre il loro spirito inizialmente era segnato dalla difficoltà, col passare del tempo esso si rinforza nella delusione e nella rassegnazione, e divengono assuefatti alla realtà che li circonda. Bisogna intervenire prima che questo accada."
Il volume ha una preziosa prefazione a firma di Gherardo Colombo, già magistrato di fama nazionale e convinto sostenitore della funzione trattamentale delle pene.
La serata sarà introdotta da un'animazione teatrale di Claudio Montagna, direttore artistico di "Teatro e Società", che prenderà spunto dagli stimoli che lo stesso Montagna ha raccolto leggendo il libro e conoscendo da oltre 30 anni il carcere di Torino, ove con la sua associazione conduce laboratori teatrali con i detenuti e realizza spettacoli dentro e fuori le mura.
La presentazione e il dibattito pubblico saranno moderati da Bruno Mellano, storico operatore delle politiche giovanili e del lavoro della Cooperativa Orso, tornato ai progetti delle imprese sociali del territorio dopo una parentesi istituzionale, che sottolinea come "la presentazione a più voci e a diverse registri comunicativi, non sarà un convegno per esperti, ma un momento divulgativo e di conoscenza empatica di una parte del tessuto sociale della nostra società contemporanea, che può aiutarci a capire meglio dove siamo e dove stiamo andando. La chiave dei giovani è un elemento forte per avvicinarsi e per comprendere".
Infine, Mariella Carta, responsabile dell’Informagiovani di Savigliano, commenta: “Per concludere l'anno, l'Informagiovani organizza la presentazione di un libro che può sembrare un po' slegato e distante dai temi informativi, ma che in realtà riguarda da vicino ciò che si cerca di fare: parlare dei giovani in tutte le loro sfaccettature e mettere in luce anche le difficoltà che alcuni di loro possono affrontare”.





