Il mondo economico e quello sportivo cuneese piangono la scomparsa di Piero Bertolotto, morto il 5 dicembre scorso a 78 anni.
Uomo di banca, manager influente, dirigente attento alle dinamiche del territorio, ma soprattutto figura discreta e fondamentale per lo sviluppo del fenomeno pallavolistico cuneese, Bertolotto ha legato il suo nome non solo alla crescita della Cassa di Risparmio e della Banca Regionale Europea, ma anche all’epopea sportiva del Piemonte Volley.
Cresciuto professionalmente nella Cassa di Risparmio di Cuneo prima delle grandi trasformazioni degli anni Novanta, diventò direttore generale della banca e poi dirigente di peso della Fondazione CRC, entrando in seguito ai vertici della Banca Regionale Europea e nel consiglio di gestione di UBI Banca. Una carriera segnata da responsabilità e anche da momenti complessi, ma sempre all’interno dei nodi decisivi dell’economia locale.
Accanto al suo ruolo di banchiere, resta però la sua impronta nel volley. Da presidente della Cassa di Risparmio di Cuneo prima e Bre Banca in un secondo tempo, Bertolotto fu tra i principali sostenitori del Cuneo VBC, in anni segnati da Coppe Europee e grandi campioni al palazzetto di San Rocco Castagnaretta. Le sponsorizzazioni bancarie e l’impegno personale permisero alla società di consolidarsi ai vertici nazionali, sostenendo anche i progetti giovanili attraverso contributi della Fondazione CRC.
Ezio Barroero, storico presidente del Cuneo VBC, lo ricorda con emozione e riconoscenza: “È stato un artefice anche lui. Con la banca è sempre stato lui a credere nel progetto. Capiva subito cosa volevamo fare, aveva quella capacità rara di leggere una situazione al volo e trasformarla in opportunità. Era uno che c’era sempre, alle partite, agli eventi, alle cene di Natale. Per la pallavolo cuneese è stato uno dei più importanti, di quelli fondamentali perché attraggono altri. Senza figure così, certi sogni non si realizzano”.
Barroero racconta anche come la sua vicinanza fosse concreta e continua, frutto di un’autentica passione: “È stato un uomo importantissimo. La banca, in quegli anni, era centrale e lui sapeva come muoversi. Ha spinto su tutto ciò che poteva far crescere la squadra, anche su progetti impegnativi come il palazzetto. Era un grande comunicatore e un grande alleato del volley”.
La scomparsa di Piero Bertolotto lascia un vuoto in due mondi che si sono intrecciati anche grazie alla sua visione: quello della finanza locale e quello della pallavolo, che a Cuneo, per molti anni, ha brillato anche grazie a lui.
Bertolotto riposerà nel cimitero di Chiusa Pesio, suo paese natale. La famiglia ringrazia tutto il personale dell'ospedale Santa Croce e Carle "per la professionalità, l'umanità e la gentilezza dimostrate in questo difficile momento"





