Scuole e corsi - 16 dicembre 2025, 12:46

Borse di studio universitarie, in Piemonte oltre 20mila gli aventi diritto: a fine dicembre la prima rata

Pubblicate le graduatorie definitive per l'anno accademico 2025/2026. Fabbisogno salito a 110 milioni di euro. La vicepresidente Chiorino conferma l'impegno della Regione a coprire il 100% degli idonei: «Merito e talento non devono essere frenati dalle condizioni economiche»

Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte e assessore al Diritto allo Studio Universitario

Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte e assessore al Diritto allo Studio Universitario

Pubblicate le graduatorie definitive dei borsisti per l'anno accademico 2025/2026. I numeri fotografano una crescita significativa: gli studenti aventi diritto passano da 18.601 dello scorso anno a 20.153, con un incremento dell'8% e oltre 1.500 unità in più. Il fabbisogno finanziario sale di conseguenza a poco meno di 110 milioni di euro, rispetto ai 102 milioni dell'anno precedente e ai 40 milioni di cinque anni fa.

La Regione Piemonte conferma la propria volontà politica: garantire il diritto allo studio universitario e arrivare, anche quest'anno, alla copertura del 100% degli aventi diritto. A dicembre 2024 le risorse disponibili ammontavano a 82,7 milioni di euro; oggi sono salite a 87,7 milioni, consentendo di pagare immediatamente gli studenti vincitori. A queste risorse si aggiungeranno circa 10,5 milioni di euro di fondi PNRR che, insieme agli stanziamenti già previsti, permetteranno di completare il pagamento di tutti gli idonei dopo l'approvazione del bilancio regionale.

Come spiega la presidente di Edisu Piemonte Roberta Piano: "A differenza di quanto successo l'anno scorso, con gli 87,7 milioni di euro attualmente disponibili erogheremo la prima rata a partire da fine dicembre esattamente come previsto da bando. Per i restanti studenti aventi diritto abbiamo conferma dal Vicepresidente Elena Chiorino che la Giunta della Regione Piemonte ha già proposto gli stanziamenti di risorse regionali necessari per arrivare alla copertura del 100 per 100 degli aventi diritto anche per questo anno accademico. Anche in questo caso, a differenza dello scorso anno, tutti gli aventi diritto hanno così la sicurezza di ricevere la borsa con lo scorrimento della graduatoria che potrà essere fatta all'approvazione della legge del bilancio regionale in Consiglio Regionale. Il sistema universitario piemontese conferma la sua attrattività anche con l'aumento del numero di domande per le borse di studio che ogni anno riceviamo, insieme all'incremento degli immatricolati negli atenei piemontesi. Un segnale concreto della determinazione della Giunta Regionale nel sostenere il buon funzionamento del nostro sistema del Diritto allo Studio universitario che ha reso il Piemonte una terra di attrazione per molti giovani, che scelgono di studiare qui sia per le sue università che per i servizi offerti".

«Il diritto allo studio non è uno slogan, ma una scelta politica concreta» ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte e assessore al Diritto allo Studio Universitario. «L'aumento degli aventi diritto e dei costi complessivi non ci ha fatto arretrare di un passo: al contrario, rafforza la nostra determinazione a garantire il 100% delle borse di studio. È un impegno importante, non scontato e che non tutte le Regioni riescono ad assicurare. In Piemonte crediamo davvero che il merito e il talento non debbano mai essere frenati dalle condizioni economiche delle famiglie».

«Investire sul diritto allo studio – ha concluso Chiorino significa investire sul futuro del Piemonte, nella consapevolezza che l'istruzione e la formazione possano diventare settore di traino per le transizioni in atto come quella dell'intelligenza artificiale, verde e digitale. Ma significa anche investire sul futuro della Nazione, sui nostri giovani e sulla possibilità per ciascuno di costruire il proprio percorso con dignità e opportunità reali».


 

redazione

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