Ieri alla Camera dei Deputati è stato votato in Aula il decreto-legge sulla sicurezza sul lavoro e la protezione civile, con particolare riguardo alle misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’Aula ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto 194 voti favorevoli, 104 contrari e 4 astenuti. Il testo ora tornerà all’esame per il voto finale di conversione in legge (previsto il 18 dicembre).
Tra chi ha votato NO c'è anche Maria, la figlioletta della deputata del Partito Democratico, la cuneese Chiara Gribaudo. Ieri, per il voto, la bimba, che compirà un anno il prossimo 11 gennaio, era con lei.
E' stata la stessa Gribaudo a scriverlo sul suo profilo Facebook istituzionale, sottolineando anche la fatica delle donne, chiamate a conciliare lavoro, casa e famiglia.
La piccola Maria, comunque, sembrava perfettamente a suo agio tra gli scranni della Camera.
Riportiamo l'intervento di Chiara Gribaudo: Stasera sono dovuta andare a prender mia figlia perché era tardi, ma ci tenevo a votare ancora un po'. Dopo la lunga giornata con Meloni, in Aula c’era un provvedimento per me molto importante di cui parleremo domani, sulla sicurezza sul lavoro. È stato il primo no di Maria al governo Meloni.
Adesso, però, dobbiamo andare a casa. Gli asili giustamente chiudono e una bambina ha le sue esigenze. Il dibattito in Aula, importantissimo su un tema cruciale che come sapete mi sta a cuore, andrà avanti fino a tardi: ho fatto quel che potevo da parlamentare e da mamma.
E allora penso alla fatica (anche la mia) delle donne che devono conciliare lavoro, casa e famiglia. Donne che andrebbero premiate, ma se lavori e sei donna la tua vita è una corsa a ostacoli, contro il tempo, contro le inefficienze e contro un Paese che dice “belli i bimbi” ma poi fatica a costruire un mondo a misura anche loro.






