Politica - 18 dicembre 2025, 09:32

Consiglio UE, Bergesio (Lega): “Difendere la Pac significa difendere l’Europa reale. No al Fondo Unico e al Dumping del Mercosur”

"Mentre il mondo riconosce la nostra cucina come Patrimonio Unesco, non dobbiamo dimenticare che non esiste cultura senza lavoro agricolo. Indebolire la Pac mentre si premia il nostro modello alimentare è una contraddizione inaccettabile"

Giorgio Maria Bergesio

Giorgio Maria Bergesio

"Il Consiglio Europeo che si riunirà oggi e domani a Bruxelles non è un semplice passaggio tecnico, ma un bivio politico profondo che riguarda il rapporto tra le istituzioni e chi ogni giorno lavora, produce e resiste. La Politica Agricola Comune non è una voce di spesa accessoria: è sicurezza alimentare, presidio del territorio e identità. Per questo il Governo italiano fa bene a difendere una linea non negoziabile: la Pac deve restare autonoma e non essere assorbita in un fondo unico. Farlo significherebbe meno risorse, più burocrazia e troppa discrezionalità politica. L'esatto contrario di ciò che serve ai nostri agricoltori".

Lo ha dichiarato il Senatore Giorgio Maria Bergesio, responsabile settore Agricoltura della Lega, intervenendo ieri in Aula a seguito delle comunicazioni del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio Europeo di oggi, 18 dicembre, e domani, 19 dicembre.

Bergesio ha sottolineato il paradosso di un'Europa che da un lato celebra le eccellenze italiane e dall'altro rischia di soffocarle: "Mentre il mondo riconosce la nostra cucina come Patrimonio Unesco, non dobbiamo dimenticare che non esiste cultura senza lavoro agricolo. Indebolire la Pac mentre si premia il nostro modello alimentare è una contraddizione inaccettabile. Le parole della Presidente Von der Leyen sul 'mangiare europeo' restano slogan vuoti se poi si tagliano le risorse del 20%. Senza fatti, questa è solo ipocrisia politica di chi è diventato paladino della 'decrescita felice'".

Un passaggio cruciale dell'intervento di Bergesio ha riguardato gli accordi commerciali internazionali, con un riferimento esplicito al Mercosur: "Non esiste vera reciprocità. Non si possono imporre vincoli ambientali e burocratici asfissianti ai nostri produttori e poi aprire le porte a merci che non rispettano gli stessi standard. Questo non è commercio, è dumping. Se non sono garantite clausole di salvaguardia automatiche e immediate, l'Europa deve fermarsi. Chiediamo stesse regole, stessi divieti e stessi controlli per tutti".

In conclusione, il Senatore Bergesio ha ribadito la necessità di un cambio di passo radicale a Bruxelles: "L'agricoltura non può vivere nell'incertezza permanente o schiacciata dalla burocrazia. L’Italia non può continuare a doversi difendere dall’Europa. L’Europa deve smettere di essere una matrigna che chiede sempre di più e restituisce sempre di meno; deve tornare ad essere una madre che protegge chi custodisce la terra. Difendere l’agricoltura significa difendere l’Europa reale, quella dei padri e delle madri che tengono viva la terra per i propri figli. Su questo, la Lega e l'Italia non arretreranno di un millimetro".

cs

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