Attualità - 19 dicembre 2025, 19:20

Istituto Comprensivo di Revello, nasce un Collettivo di genitori che denuncia: “Clima di sfiducia e partecipazione negata”

La prossima fusione con Sanfront-Paesana va verso un’unica dirigenza scolastica della Valle Po. Le famiglie segnalano criticità nell'attuale gestione, assieme alla difficile comunicazione con i vertici. Il sodalizio: “Serve chiarezza e fiducia per tutelare i nostri figli”

La scuola media di Revello sede della dirigenza dell'Istituto Comprensivo

La scuola media di Revello sede della dirigenza dell'Istituto Comprensivo

Un gruppo di genitori di alunni che frequentano la scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo grado (Medie) dell’Istituto Comprensivo di Revello si è recentemente costituito in un "collettivo" perché – come spiegano i loro portavoce – “siamo convinti che la scuola sia un bene comune e che l’autonomia scolastica, insieme al diritto dei nostri figli a un’offerta formativa di qualità, debba essere tutelata”.

Il Comprensivo di Revello che include anche le scuole dell’infanzia e primaria di Envie, il prossimo anno scolastico si fonderà con l’Istituto di Sanfront-Paesana dando vita a un nuovo istituto unico che ingloberà studenti e studentesse provenienti da tutta la Valle Po.

Il nuovo Comprensivo riunirà circa 1.050 alunni distribuiti nei plessi di Revello, Paesana, Sanfront, Martiniana Po, Rifreddo ed Envie.

Il tema della dirigenza è ancora aperto, soprattutto alla luce dell’imminente pensionamento dell’attuale reggente del Comprensivo di Sanfront-Paesana, Mariangela Aimone, mentre l’istituto di Revello dallo scorso gennaio è guidato dalla preside Patrizia Revello, che con ogni probabilità diventerà la dirigente del nuovo istituto comprensivo della Valle Po.

Dal collettivo di genitori dell’Istituto Comprensivo di Revello sottolineano: “A seguito di numerose segnalazioni ricevute da parecchi genitori sta emergendo una preoccupazione diffusa rispetto al clima nel nostro Istituto Comprensivo e al funzionamento degli organi di partecipazione, ritenuti elementi fondamentali per mantenere un rapporto di fiducia tra famiglie e scuola”.

Uno dei dati più significativi, affermano dal collettivo, riguarderebbe il fatto che “a oggi 24 classi su 32 sono senza un rappresentante dei genitori”.

Una scelta che definiscono “consapevole e collettiva, attuata quale forma di protesta civile contro la gestione ritenuta opaca e non partecipativa dell’Istituto comprensivo di Revello", precisando però che "si tratta di una decisione pur dolorosa, assunta per richiamare l’attenzione su una serie di episodi che hanno minato la fiducia delle famiglie nell’istituzione scolastica che di fatto, sta impedendo alle famiglie di esercitare pienamente la propria partecipazione democratica alla vita scolastica”.

Evidenziano inoltre la situazione della scuola secondaria di primo grado (medie), dove “in alcune sezioni non vengono svolte né le lezioni di religione cattolica, né quelle dell’insegnamento alternativo, con ricadute sul percorso educativo degli studenti”.

Il collettivo richiama anche i problemi di comunicazione affermando che: “La comunicazione con le famiglie risulta spesso tardiva o poco chiara, con circolari pubblicate con preavvisi molto brevi, attività annullate all’ultimo momento e casi che hanno complicato notevolmente la gestione familiare, generando ulteriore sfiducia”.

Segnalano inoltre che: “Alcune comunicazioni sono state inviate ai genitori dei due plessi (Revello ed Envie) con modalità di trasmissione differenti e soprattutto in giornate diverse, creando un’evidente differenziazione nell’offerta formativa a svantaggio di uno dei due plessi”.

Anche l’inizio dell’anno scolastico, ricordano: “Ha presentato piccoli ma significativi intoppi», come la mancata consegna delle tracolle per i bambini della classe prima della primaria, elemento caratterizzante del modello di scuola ‘senza zaino’ che da qualche anno sia utilizza alle ‘elementari’ che alle ‘medie’ di Revello”.

Sul piano della partecipazione, dal gruppo di genitori si spiega che, “poiché nelle singole classi non risultano eletti i rappresentanti dei genitori, alcune famiglie hanno ritenuto necessario rivolgersi personalmente alla scuola, inviando formali richieste via mail per ottenere copia dei verbali dei consigli di classe e di interclasse. Questa situazione determina di fatto una significativa difficoltà nel dialogo scuola–famiglia”.

I rappresentanti del collettivo specificano: “L’attuale situazione scolastica dell’Istituto Comprensivo di Revello ha creato un clima di incertezza che molte famiglie faticano a sostenere. A questo si aggiunge la recente decisione della Regione Piemonte sul dimensionamento del nostro Comprensivo con quello di Sanfront-Paesana, nonostante a settembre i paesi di Revello ed Envie si siano mobilitati con una partecipata raccolta firme. A questo punto ci chiediamo, vista la situazione scolastica che stiamo vivendo ormai da quasi un anno, chi si preoccupa della situazione che le famiglie stanno vivendo? Chi si fa carico di dare risposte alle domande che vengono poste?”.

Dal Collettivo dell’Istituto Comprensivo di Revello concludono con apprensione: “Il nostro obiettivo non è creare contrapposizioni, ma ristabilire condizioni di serenità, collaborazione e fiducia tra scuola, famiglie e istituzioni, confidando che si possa fare al più presto il punto della situazione in modo chiaro, costruttivo e trasparente per permettere soprattutto ai nostri figli di poter ricevere un’offerta formativa degna del suo nome”.

Redazione

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