Può darsi che l’accavallarsi di impegni sotto le festività abbia indotto assessori e consiglieri comunali di Cuneo Democratica e Solidale a non poter partecipare alla conferenza stampa di presentazione indetta da Azione e Cuneo Civica.
A pensare male si fa peccato, ma quando si tratta di politica di solito non ci si sbaglia.
È per questo che l’assenza degli esponenti “solidali” al vernissage di ieri sera non è passata inosservata.
Non va dimenticato che, per quanto Azione sia andata incontro, nella Granda, ad un processo di radicale trasformazione dopo il ritorno di Enrico Costa in Forza Italia, nell’immaginario cuneese resta ancorata all’altro grande gruppo civico “Centro per Cuneo”.
È pur vero che i centristi di Beppe Delfino non sono mai stati tutti “costiani”, ma in larga parte sì e certi processi, per quanto la politica corra veloce e vada incontro a trasformismi, non si azzerano dall’oggi al domani.
Resta inoltre il fatto che i due gruppi consiliari Cuneo Solidale e Crescere Insieme, pur essendosi federati, nella sostanza, hanno voluto mantenere ciascuno la propria identità.
L’arrivo di Azione ha dunque creato un certo scompiglio perché non tutti hanno accolto di buon grado l’ingresso del partito di Carlo Calenda in questa (già di suo) eterogenea federazione civica.
Marco Bertone avrà tutto il suo bel da fare per tirare le fila di una “Rete” che, nelle intenzioni, era stata annunciata come “Civica” ma che vede ora aggiungersi Azione e Italia Viva di Matteo Renzi, due forze politiche presenti e strutturate come tali a livello nazionale.
E già, perché alla conferenza stampa era anche presente, accanto al responsabile provinciale di Azione Giacomo Prandi, anche il nuovo coordinatore provinciale di Italia Viva, Heldi Reinero Shahini, da poco subentrato alla sindaca di Verduno, Marta Giovannini.
Vedremo, nel nuovo anno, come evolverà una situazione che nel municipio di Cuneo vede aggiungersi, ogni settimana che passa, nuovi elementi di complicazione.





